venerdì 26 dicembre 2008

Martedì 30 Dicembre 2008 in Via Venezia

AUGURI, TANTISSIMI AUGURI A TUTTI


……E PER FARSI ANCHE UN ABBRACCIO
PER IL PROSSIMO ANNO CI VEDIAMO

Martedì 30 Dicembre 2008
ore 18.00 in Via Venezia

Ordine del Giorno:
BACI, ABBRACCI E BRINDISI,
VARIE E EVENTUALI!!!

Per fare un punto sul tesseramento,
sul programma e incontri con i candidati delle primarie.

La coordinatrice del Circolo 2 PD ‘S.Croce-Ciompi’
Oriella Ferrini - cell. 3393737454

mercoledì 24 dicembre 2008

Incontro Circolo 29 dicembre 2008


Il Circolo 2 PD ‘S.Croce-Ciompi’ si ritrova dal trippaio
al Porcellino delle Logge del Mercato Vecchio a Firenze
lunedì 29 Dicembre 2008 – ore 14

per scambiarsi gli Auguri di Buon Anno

con un buon Lampredotto e un bicchiere di Chianti Classico

Ti aspettiamo.

martedì 16 dicembre 2008

LETTERA APERTA DI VITTORIA FRANCO – RESPONSABILE PER LE PARI OPPORTUNITA’ DEL GOVERNO OMBRA – AL MINISTRO BRUNETTA.


Oriella Pieracci ci segnala la seguente lettera:


LETTERA APERTA DI VITTORIA FRANCO
AL MINISTRO BRUNETTA.
Caro Ministro Brunetta,
sono d’accordo con lei quando dice che molti vogliono le donne “angeli del focolare”, tutte cura e famiglia. Per la verità, è soprattutto la destra che storicamente fa di un welfare centrato sulla famiglia e sulla donna il suo punto identitario. Ho sentito più volte negli ultimi tempi anche autorevoli ministri del Governo di cui Lei fa parte sostenere il motto: “Dio, Patria, Famiglia”. Lei capisce che con questa idea è difficile perseguire politiche di pari opportunità.Allora, avendo apprezzato le sue dichiarazioni, Le lancio una proposta di alleanza o, se vuole, una sfida, tutta politica, tutta a favore delle donne: noi del PD sosteniamo le sue proposte sulla equiparazione dell’età pensionabile e Lei sostiene il nostro progetto (AS 784) che prevede misure per promuovere l’occupazione femminile e favorire la conciliazione fra lavoro, maternità e carriera. Perché è proprio qui il problema, nella maternità che è ancora un ostacolo all’accesso al mercato del lavoro, alla carriera e alla realizzazione delle donne in un lavoro gratificante. Le donne oggi sono più istruite, ma più povere e più precarie degli uomini. Per le donne laureate il differenziale salariale può arrivare anche al 25% in meno. Mentre gli uomini laureati sono quasi tutti occupati, le colleghe donne lo sono per il 70% circa. Il livello di occupazione femminile al Sud è intorno al 31%. Lì le donne addirittura rinunciano a iscriversi nelle liste di collocamento perché disperano di trovare un’occupazione. Ma quelle stesse donne inattive rinunciano anche a fare figli, perché il futuro della coppia e della famiglia è più incerto. Una donna su cinque è costretta a lasciare il posto di lavoro quando nasce il primo figlio e difficilmente riesce a rientrare nel mercato del lavoro. Il tempo dedicato alla cura da una donna che lavora ammonta mediamente a quattro ore e 20 minuti al giorno, mentre gli uomini ne sono pressoché esonerati: poco più di un’ora. Vogliamo partire da questi dati ministro Brunetta? Vogliamo partire dai servizi educativi e alla persona? Lei sa bene che gli asili nido coprono poco più del 10% della popolazione infantile, che al centro nord superano in alcune aree l’obiettivo di Lisbona, ma al Sud non arrivano al 2%. I provvedimenti economici di Tremonti finora hanno ignorato del tutto questi problemi: non un euro previsto né per promuovere politiche attive del lavoro femminile né per proseguire nel piano per gli asili nido avviato da Prodi. Tutti sanno che la crisi peserà soprattutto sulle spalle delle donne, che saranno le prime a perdere il lavoro.Va benissimo l’idea di investire i risparmi realizzati con l’equiparazione dell’età pensionabile nella creazione di servizi che garantiscano reali pari opportunità, ma – come ognuno può vedere dai dati – la situazione è talmente drammatica che qualche spicciolo risparmiato sulla Pubblica Amministrazione è ben lungi dall’essere sufficiente anche solo per partire. Ci dia qualche segnale che ci consenta di avere fiducia e per non pensare che questo Governo voglia di nuovo intrappolare le donne in una ulteriore discriminazione: più povere, più oberate di cura e pure in pensione più tardi degli uomini.
Cordialmente.Vittoria Franco

Senatrice Vittoria Franco - Ministro Pari Opportunità del Governo Ombra


mercoledì 10 dicembre 2008

Oriella Ferrini ci scrive.

MAH!.....

Non so mai quando cominciare a fare una riflessione su quanto accade nel partito perché i fatti si susseguono in maniera continua.

Anche la lettura che ognuno di noi da degli accadimenti cambia a seconda del punto di vista , persone, compagni ed amici che hanno partecipato alla stessa assemblea ne danno taglio e lettura diversa, merito della grande amalgama a cui tutti tendiamo e in cui siamo coinvolti.
Il grido di dolore che si alza per una forte moralizzazione e della ricerca della Politica che risolva quello che sta accadendo, per ora produce un grande sfogatoio di aspettative che ognuno ripone nel partito.
La bontà delle critiche e la tensione che le genera dimostra comunque una grande vitalità.
Le due serate della assemblea cittadina ha mostrato sentimenti veri che a volte sono celati dietro alle appartenenze ed alle convenienze.
Nel nostro circolo gli schieramenti sono tutti rappresentati ed anche il “non schierarsi” è presente.
La macchina ideale ed organizzativa delle primarie è innescata ed a poco vale lo stand by a cui siamo tutti richiamati, forse dimostra il forte attaccamento ad uno strumento nuovo che affascina tutti, le primarie consentono di misurarsi con la gente nel bene e nel male.
Noi non abbiamo sede e ci penalizza molto, come se nella nostra territorialità dovessimo aspettare di essere visitati, forse ripetiamo quello che nei vertici della nostra dirigenza sta accadendo, sembra di subire le iniziative delle primarie invece di proporle e vagliarle.
Mozioni e raccolta di firme credo siano fuori luogo, il soggetto attuale è la tenuta del partito democratico in una unità e coesione di tutte le appartenenze e origini.
Critiche feroci, accanimenti e discredito personale sono facilissimi mai come ora, le caratteristiche personali dei candidati sono attaccabili, voci che riportano lo “sgomento” la “credibilità” ed altri segnali di disfatta sono riportati ad ogni incontro ma quanto seguito hanno nessuno lo sa.
I numeri contano, il carattere di questa città è mutato, come si dice non contiamo più sul voto ideologico, ma la necessità di opporsi alla destra si.
Il nostro tesseramento sta andando bene, chi ci avvicina parla di altro, crisi economica, impoverimento e scuola a cui solo noi possiamo rispondere.

Ultime novità:
-il gesto del nostro sindaco a cui ho mandato sms solidale a nome del circolo
-ricerca di coalizione e quindi nuovi numeri, previsti nel regolamento, per la presentazione dei candidati e nuova conta di firme.

Oggi incontro a Roma dei nostri vertici.
Tutto in divenire.
Intanto incontri pubblici e privati a cui direi ad ognuno di partecipare per le proprie curiosità interessi e convinzioni, possono essere motivo di arricchimento per tutti e chi ne ha voglia ne riporti nota che potremo diffondere nel nostro circolo.

Tanti abbracci a tutti
Oriella Ferrini

martedì 9 dicembre 2008

Achille Occhetto “Per avere più potere hanno preferito Craxi a Berlinguer

Riccardo Barenghi intervista l’ultimo segretario del Pci. La Stampa, 8 dicembre 2008

Achille Occhetto, l’ultimo segretario del Pci, guarda da lontano, e con un certo dispiacere, le vicende che attanagliano il Partito Democratico. Partito in cui non è mai entrato: «Io pensavo a un superamento del comunismo da sinistra, con una visione alternativa al sistema e soprattutto mettendo al centro della propria cultura politica la questione morale». Invece che cosa è successo ? «Prima voglio dire che non possiamo mettere sullo stesso piano la questione morale che riguarda il centrodestra con questa di cui parliamo in questi giorni. La prima è strutturale, tanto che la incarna Berlusconi. La seconda io la definisco una deviazione, seria e preoccupante, ma comunque una deviazione. Che rivela però un’errata concezione della politica e della funzione dei partiti». Sarà anche una deviazione, però dura ormai da parecchio tempo: non è mica la prima volta che la sinistra si trova in queste situazioni. «Ricordo perfettamente che nei primi anni Novanta, quando un nostro dirigente milanese venne inquisito per tangenti, io tornai alla Bolognina e chiesi scusa al partito. Non solo: misi in discussione radicalmente il modo di essere dei partiti, il modo di fare politica, dissi che dovevamo fare un passo indietro rispetto alla gestione dell’economia, uscire dai Consigli di amministrazione, dalle stesse Cooperative...». E non le diedero retta? «Manco per sogno, ci fu una rivolta della Toscana e dell’Emilia. Rivolta che fu immediatamente utilizzata anche al centro, a Roma, per farmi la guerra». Indovino: D’Alema? «Indovinato». Quindi che strada presero il Pds, poi i Ds e oggi il Partito democratico? «La strada indicata e seguita da Craxi. Ho visto in questi anni autorevoli dirigenti spiegare che tra Berlinguer e Craxi aveva ragione l’ex leader socialista». Si riferisce a Piero Fassino? «Anche ma non solo, è stato un vezzo generale che ha riguardato quasi tutto il gruppo dirigente. Come diceva il vecchio Napoleone Colajanni, il repubblicano e garibaldino dell’Ottocento, "il pesce puzza dalla testa"». Sta dicendo che anche Veltroni e gli altri sono coinvolti? «Ma neanche per sogno, non lo dico perché non lo penso. Vedo che per ora il problema è in periferia, mele marce, cacicchi o come si chiamano adesso, che comunque per me fino a sentenza definitiva sono tutti innocenti. Io parlo di una questione culturale, di una visione della politica» Cosa intende dire? «L’aver capovolto le idee di Berlinguer sulle mani pulite, l’aver scelto di stare sul mercato anche come partiti, l’aver cercato di comprare una banca, l’aver tifato per questa o quella cordata di finanzieri... tutto questo ha cambiato la natura del centrosintra. Poi è evidente che, scendendo "pe li rami", in provincia troviamo il familismo, le commistioni, le cene tra compagni di merendine fatte tra amministratori e costruttori». Ma perché è stata scelta questa linea, perché Craxi e non Berlinguer? «Perché si sono lasciati trasportare dall’ansia di legittimazione, il bisogno insopprimibile di entrare nel salotto buono. Che poi, come si vede, tanto buono non è. Ci sarebbe stato bisogno di un codice morale come ha fatto Zapatero, in cui si riafferma che la politica deve stare su un altro piano rispetto agli affari, a prescindere dalla magistratura. Un Codice di autoregoamentazione insomma». Se la sente a questo punto di dare un consiglio al segretario Veltroni? «Certo, ricominciare da quel riformismo colto di Gobetti e Salvemini: la riforma della politica come questione morale. Passando ovviamente per una severa e profonda autocritica. Un processo che andrebbe fatto pubblicamente, coinvolgendo più gente possibile, con un atto nobile, una Convenzione, forse anche un Congresso». Occhetto è stato l'ultimo segretario del Partito Comunista Italiano (dal 1988) e il primo segretario del Partito Democratico della Sinistra (fino al 1994); è stato co-fondatore e vicepresidente del Partito del Socialismo Europeo nel 1990, deputato e presidente della Commissione Affari esteri della Camera (dal 1996 al 2001); membro del Consiglio d'Europa dal 2002 al 2006. Alle elezioni politiche del 1994 venne indicato come leader della coalizione di sinistra, ma la vittoria del centrodestra guidato da Berlusconi lo spinse a lasciare la segreteria del partito.

domenica 7 dicembre 2008

da IDV : L'allievo supera il maestro

Asfissiante come un tormentone stantio, si riaffaccia ogni tanto sulla scena Licio Gelli. Indugia nel ricordo di quando tutti i vertici delle forze armate e dell’ordine erano affiliati alla sua Loggia P2 e lui stesso faceva il burattinaio della politica italiana. Rimpiange di non aver portato a termine il suo compito e si compiace che lo faccia ora Berlusconi, cui semmai rimprovera scarsa determinazione. Come dobbiamo pesare le sue parole? Certo il suo potere di ricatto su molti potenti deve essere ancora efficace. Non sappiamo a quanti soggetti parli, né quanto stringente sia il suo richiamo. Chi ne è toccato lo saprà.Ma, dopo decenni di maneggi oscuri e coperti, il suo rappresentarsi come pioniere della nuova destra è ormai più stucchevole che temibile. Ed è addirittura fonte di equivoci interpretativi l’insistenza dell’opinione pubblica di centrosinistra a fargli il credito di una potenza in realtà ormai svanita.L’anziano esponente della politica deviata fa l’elogio del fascismo ma non è più fonte di imbarazzo primario: Ciarrapico lo fa direttamente dal Senato e se ne vanta. Rammenta l’iniziazione con la spada e i guanti bianchi di Berlusconi nella sua Loggia P2 ma conferma solo un passo che il titolare della tessera 1816 ha cercato invano di far dimenticare. Perfido è il suo accenno affettuoso alla serietà del giovane Cicchitto ma, giunto al punto dov’è, l’interessato sarà ormai capace di vergognarsi meno della sua affiliazione alla loggia coperta (tessera 2223) che non del suo ruolo di promessa della corrente socialista lombardiana. Ed è vero che il centrodestra dovrebbe pagargli il copyright del suo programma, ma che ne sappiamo che non l’abbia già fatto? Alla fine occorre chiedersi che cosa Gelli potrà mai prevedere o minacciare che non sia già avvenuto. I mezzi di comunicazione pubblici sono sotto il controllo del possessore dei mezzi di comunicazione privati (l’esistenza di Sky è l’unico limite al monopolio ma non trasmette in chiaro). Il possessore-controllore è al vertice del potere politico. Da lì esercita uno sfacciato uso privatistico dello stato e non gli basta. Vuole addomesticare i sindacati (antico sogno padronale mai svanito) e non gli mancano i mezzi per incrinare il loro fronte. Ma soprattutto progetta e realizza un piano di riduzione del Parlamento a strumento docile di trasmissione e attuazione della volontà governativa. Esercita la dittatura della maggioranza sulle assemblee elettive e costruisce la dittatura del governo sulla maggioranza. Immagina per sé il coronamento definitivo con l’ascesa al Quirinale.Basta per capire che Berlusconi è infinitamente più pericoloso di quanto sia mai stato Licio Gelli? E che ormai non sono più da tempo la sua affiliazione alla P2 e l’affinità col suo programma la macchia sulla sua figura? Insomma è l’anomalia italiana il problema e non il fatto che questa sia stata tenuta a battesimo da Gelli. E qualsiasi cosa abbia fatto questi per incoraggiarla e favorirla non basta a dargli la primazia su di essa. Gelli ormai potrebbe benissimo non essere nemmeno esistito, ma l’anomalia italiana non solo esiste ma ha inquinato alla radice la democrazia e la repubblica. E’ più grave che Gelli abbia potuto immaginare di condizionare o fare eleggere presidenti del consiglio e della repubblica, o che Berlusconi abbia fatto già tre volte il presidente del consiglio e cerchi di diventare presidente della repubblica?La classe dirigente di centrosinistra ha indugiato spesso alla retorica sull’appartenenza di Berlusconi alla P2: come se quello fosse il suo difetto principale. Come se un Berlusconi senza P2 fosse un soggetto normale in una democrazia normale. Ma la retorica era solo fumo negli occhi della sua gente. Infatti quella classe dirigente non si è mai fatta scrupolo di intrattenere con lui rapporti compromettenti e sempre autolesionisti per l’intero centrosinistra. Ha dato una mano decisiva a risollevarlo tutte le volte che è stato davvero in difficoltà. I suoi leaders ci si sono scottati; D’Alema con la Bicamerale del 1996, Veltroni nel 2007-2008 con l’attribuzione a Berlusconi del ruolo di interlocutore unico.Entrambi hanno sperimentato quale sia il valore della sua riconoscenza. Ma non è affatto detto che abbiano imparato la lezione.

sabato 29 novembre 2008

Berlusconi chiede collaborazione all'opposizione

Fino all'altro giorno:
- l'opposizione e' gente.
- noi andiamo a diritto per la nostra strada, i numeri li abbiamo.
- la finanziaria non si tocca, anzi è bene averla anticipata.
...offese a Veltroni e Di Pietro....come sintesi.

Oggi Berlusconi chiede collaborazione all'opposizione, ora che la 'torta' è bruciata, vuole imitare 'l'abbronzato'.....peccato che non è più sulle navi a fare il canterino ballerino suonatore.

Naturalmente sarà colpa dell'opposizione se le sue bugie e incapacità non daranno risultati.

Oggi ho rivisto in televisione Razzanelli che ancora ha il coraggio di dire che la maggioranza dei fiorentini, come da referendum, sono contrari alla tramvia....essere disonesti politicamente fino in fondo è il suo mestiere (?) .....avesse almeno raggiunto il 50% dei votanti fiorentini ci sarebbe da ragionare, ma neanche quello.....vuol dire che oltre la metà dei fiorentini non si sono espressi sulla tramvia, quindi lui non rappresenta la maggioranza dei fiorentini.....quindi ha fatto sperperare soldi pubblici.
E' sempre la solita storia, tentar di ragionare con il Pdl è perdita di tempo! hanno voglia di litigare, perchè se fanno piazzate hanno qualcosa da dire, nel senso hanno motivo di alzare la voce....una piazzata.
Finora non ho letto proposte per Firenze dal PdL, tranne le critiche vuote al governo della città.

Non sapevo che esistesse tanto vuoto intorno....

sabato 22 novembre 2008

Renato Brunetta : il primo fannullone

L'On. Francesco Barbato (IDV) e la definizione di 'fannulloni' del Min. Renato Brunetta .....
...renato, renato, renato, così carino e così educato...renato, renato, renato....

http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/articoli/economia/brunetta_il_primo_fannullone_1.php

venerdì 21 novembre 2008

la posta del circolo da questa settimana sarà curata da

Bruno la mela
referente responsabile rassegna stampa -
informazione notizie e curiosità dal mondo

coordinatrice circolo 2 santa croce-ciompi Oriella Ferrini


martedì 18 novembre 2008

TESSERAMENTO SABATO PROSSIMO 22 NOVEMBRE BANCHINO IN SANT AMBROGIO

si concentra nel prossimo fine settimana il
tesseramento 2008- 2009 al Partito Democratico

Piazza Sant’ Ambrogio angolo via Verrocchio

sabato 22 novembre dalle h.10,00 alle 12,00

“Si tratta di un atto fondamentale per tutti coloro che hanno aderito al progetto del Partito Democratico e per coloro che intendono condividere questa esperienza anche sul territorio”

Aderire al partito oggi più che mai, significa essere parte attiva di questo progetto sia politico che elettorale, per concretizzare il nostro impegno oggi a Firenze in vista delle elezioni amministrative domani per governare il Paese: per cambiarlo, renderlo più giusto, più solidale e più moderno.
Il tesseramento è un momento importante per confermare l’impegno di ogni cittadino alla vita politica.
Per questo invitiamo
quanti più cittadini a prender parte attiva nella nostra organizzazione e soprattutto contribuire in maniera determinante con le proprie capacità organizzative e politiche.

domenica 9 novembre 2008

Considerazioni sul programma per Firenze

Ho l’impressione che le candidature per il prossimo Sindaco della città di Firenze si siano un po’ troppo soffermate sulla città stessa dando una minore importanza, invece dovuta, alla discussione sulla proposta ed esigenza di Città metropolitana. Il futuro di Firenze sta non solo nelle politiche territoriali di area vasta metropolitana bensì nell’attuazione compiuta del Capo III del T.U.E.L attraverso l’istituzione e l’ordinamento di ‘Città metropolitana’.

In data 8 febbraio 2008 a Firenze si è svolto un importante convegno dal titolo ‘Quale governo per l’Area Firenze-Prato-Pistoia ?’ durante il quale sono state presentate le esperienze e le soluzioni di governance adottate da città quali Trento, La Spezia, Bari, Londra e Lille, per poi seguire con la presentazione dell’approvazione (DGR n. 530 del 17 luglio 2007) del P.A.S.L. (strumento previsto dalla L.R. n.49/99 ‘Norme in materia di programmazione regionale) di area vasta metropolitana delle Provincie e Comuni dell’area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia-Circondario Empolese Valdelsa e le relative 32 schede corrispondenti a progetti in corso di svolgimento o da attuare; il tema ritornerà ad essere oggetto di discussione il 30 ottobre 2008 a Calenzano dove si svolgerà il Seminario ‘Lo stato dell’arte del PASL di area vasta Firenze-Prato-Pistoia’, quindi di attuale interesse.

La Regione Toscana, quale Ente, credo che si possa definire Regione Europea per eccellenza, nel quadro nazionale, perché attenta al recepimento e all’attuazione delle politiche europee attraverso i veri programmi per cui non solo riceve fondi economici, ma li distribuisce con risultati direi fra il buono e l’eccellente in vari settori e, grazie anche a ciò, Firenze con il suo circondario non rappresenta più la Toscana dell’arte, della cultura e del turismo - senza per questo non averne perso il primato - bensì anche un’area vasta fortemente urbanizzata con tutte le problematiche di vita legate alla mobilità, al lavoro e al tempo libero dei cittadini (che negli ultimi anni hanno visto l’accentuarsi della presenza di nuove cittadinanze provenienti da altri paesi della CE e da altri continenti, con i quali sono sorti problemi di integrazione civile e nuove economie produttive) per i quali e con gli stessi il PD cerca risposte e soluzioni con gli strumenti della ‘partecipazione’ in attuazione del principio della sussidiarietà, ritenendola una buona politica.

Firenze è interessata:
- da importanti progetti territoriali infrastrutturali finalizzati allo spostamento con mezzi di trasporto pubblici attraverso la realizzazione della tramvia e l’integrazione con la ferrovia - quindi la disenticivazione del trasporto privato – non solo per il rispetto dell’ambiente ma per una nuova qualità della vita, anche se il tema tramvia ha assorbito troppe energie e relative polemiche, come pure importanti saranno la realizzazione del sottopasso di attraversamento ferroviario e indirettamente il prossimo avvio annunciato dal Ministro Matteoli dell’apertura dei cantieri del ‘Corridoio tirrenico’.
- da una nuova visione per le politiche del territorio e a nuovi strumenti d’attuazione: il Regolamento urbanistico, il Piano paesaggistico, il Piano energetico provinciale (con tutte le problematiche legate all’inserimento di fonti rinnovabili su una realtà costruita storica e tutelata) e il Piano Casa, nominando i principali; tutto questo coinvolgerà la città e i primi protagonisti: i cittadini residenti e tutti coloro che la fruiscono per svariati motivi di studio, lavoro, cultura e tempo libero.

La città ha dimostrato di essere altamente civile permettendosi di rifiutare la presenza dell’Esercito per strada, dimostrando di non averne bisogno, e questo ha rappresentato un’offesa per le destre che la vorrebbero ‘conquistare’ senza un progetto o un’idea finora emersa tranne quella di farne un territorio di scontro che mal si combina con i cittadini che hanno altre esigenze quali il rapporto vicino e semplificato con le istituzioni di Governo locale, ma questo è in tutte le realtà di città di determinate dimensioni; per questo punto e indico la soluzione per le trasformazioni ‘territoriali’ avvenute e in atto nella ‘Città metropolitana’ per una semplificazione amministrativa, per l’attuazione della sussidiarietà, per una maggiore vicinanza di partecipazione per le ‘scelte pubbliche’ e in previsione anche della riforma del ‘federalismo fiscale’.

Auspico l’inserimento nello ‘Statuto della Città metropolitana’ (andrebbe inserito anche eventualmente in quello del Comune) di dichiarazione di Città o Comune antifascista con emanazione di regolamento disincentivante manifestazioni pubbliche singole o di gruppi nostalgici, non ne abbiamo bisogno e distolgono l’attenzione dalle cose importanti, e concludo indicando anche l’applicazione dell’art. 3 p.8) e p.9) dello Statuto, per dare spazio al ‘rinnovamento’ vedendo una donna eletta a Sindaco.

Auguri al PD.

Arch. Bruno La Mela

mercoledì 5 novembre 2008

RED la nuova TV

Il 4 novembre debutta RED
Debutta RED, la nuova televisione satellitare (canale 890 di Sky e in streaming sul sito) nata dalla collaborazione tra Nessuno Tv e la Fondazione Italianieuropei.

RED (canale 890 di Sky)
http://www.redtv.it

IL PROGRAMMA QUADRO che sottoscriranno i candidati Sindaci alle primarie ne parleremo martedì 11 novembre alle 18 in via venezia

Firenze ci sta a cuore - Il programma quadro del PD

Discutiamone insieme:

Noi del Circolo 2 siamo tutti invitati in via Venezia l' 11 novembre alle h.18,00

poi alla conferenza programmatica il 14 novembre (in attesa del luogo e dell'ora mettiamo in agenda la data)

due documenti da valutare con attenzione: Uno contiene il programma quadro (la cornice programmatica) che dovrà essere sottoscritta dai candidati alle primarie e che sarà formalmente approvato nel corso della conferenza programmatica cittadina del 14 novembre di cui riceverete comunicazione.

L'altro contiene alcune proposte sulla città metropolitana che dovranno essere inserite nel programma quadro del pd metropolitano (la relativa conferenza programmatica è prevista per il 12 p.v

Si tratta - come più volte abbiamo detto - di una cornice e non di un programma omnicomprensivo con la quale iniziamo il percorso programmatico che ci porterà a definire insieme al nostro candidato Sindaco il programma di mandato da presentare alle prossime elezioni amministrative

domenica 2 novembre 2008

Norme antifasciste per lo Statuto Comunale


Ultimamente vedo nascere proposte di regolamentazioni comunali tese a reprimere il fenomeno della prostituzione, mi sto riferendo alle previsioni di multe verso chiunque si fermi con l’automobile a parlare con le ‘donzelle’ e ‘signorelli’ e mi domando:
- a quale titolo ci si può sentire autorizzati a multare una persona perché si ferma a parlare con chi non sta commettendo reato?
Non è che sia a favore della prostituzione tanto più svolta come mestiere lungo le strade (so bene che si creano degli inconvenienti alla tranquillità della vita persone) e per questo propongo la riapertura delle ‘case chiuse’ dove chiunque (donne e uomini) potrebbero svolgere il loro mestiere, sottoposti a visite mediche e con obbligo di pagamento delle tasse e tributi pensionistici.
Invece propongo di poter inserire nello ‘Statuto del Comune’, quale normazione secondaria rispetto alla legge, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione e nel rispetto dell’art. XII delle ‘Disposizioni transitorie e finali’ della Costituzione, indicazioni antifasciste per poter permettere al Consiglio Comunale di regolamentare il divieto sanzionabile per qualunque indicazione e situazione ‘gestuale e scritta’ che possa far riferimento all’apologia del fascismo (che sappiamo bene è stato depenalizzato come reato, e sappiamo anche da chi e perché), credo che in Toscana si possa fare:
- vietato fare il ‘saluto romano’,
- vietato inneggiare il Duce,
- vietato vendere ‘souvenir’ e ‘prodotti’ con immagini del Duce e di simboli fascisti,
- vietato fare riunioni di persone sotto simboli inneggianti il fascismo anche indirettamente, in luoghi all'aperto e in locali al chiuso,
- controllo e chiusura territoriale dei siti informatici che contengano riferimenti a favore del fascismo e nazismo,
- ecc…ecc…
Naturalmente nel rispetto del D.Lgs. 42/2004 - 'Codice dei beniculturali e del paesaggio'.

Furio Colombo ci racconta oggi sull’Unità una realtà e una storia ‘ignobile’ che interessa il Comune di Chiari (BS) il cui Sindaco è un Avvocato e Senatore Leghista; la città di Colonia è stata un esempio per tutta l’Europa.

Chiudo invitando chiunque a visitare il sito di ‘Azione Giovani’ (PdL) di Pisa http://agpisa.interfree.it/ per scoprire che alla sezione ‘Documenti’, in homepage, risultano due documenti inneggianti la figura di Mussolini e la Dottrina Fascista; tutto regolare e le tristi cronache di questi giorni ce lo confermano.

mercoledì 29 ottobre 2008

per esserci e partecipare

Da oggi il BLOG rimane lo strumento che si rivolge a tutti gli interessati all’attività del circolo 2 Santa Croce – Ciompi Firenze.

Se nessun volontario si fà avanti non sarà più possibile intrattenere la corrispondenza e l’informazione alla mailing list.

“Ci sembrava che l’idea di creare un blog, cioè uno spazio di discussione e di ascolto aperto alla cittadinanza interessata, fosse nello spirito di chi ha voluto questo strumento per il circolo”…

In questi mesi constatiamo che se da un lato non si è sviluppata ulteriormente la struttura del sito, con sezioni di approfondimento, nessuno degli aderenti, militanti, simpatizzanti del nostro Circolo né fiorentini interessati agli eventi politici hanno approfittato dello spazio dedicato al dibattito e all’ascolto!.

…citando dalla lettera del Segretario Coordinamento Cittadino Giacomo Billi “è un momento importante di ripartenza dell’attività del PD siamo entrati in un periodo cruciale, in cui il nostro partito deve lavorare con grande impegno per dare un nuovo importante contributo alla costruzione del futuro della nostra città”

Da qui ripartiamo e ci auguriamo che questo strumento di comunicazione online possa permettere di fare transitare nella rete una parte significativa della discussione che ha a che fare con le proposte, le idee ed il dibattito attorno al Partito Democratico – alla nostra città – ai prossimi appuntamenti importanti della politica e della democrazia, e per questo sarà ancora aggiornato quotidianamente, nell’intento di dare un’informazione trasparente, libera e aperta sul dibattito in corso all’interno del partito e della nostra città.
Uno spazio dedicato soprattutto ai cittadini e ai fiorentini per esprimersi direttamente sulle proposte del Partito Democratico della città, ma anche ai circoli e ai forum, cioè a chi sta contribuendo all’elaborazione politica e al dibattito in vista delle prossime elezioni amministrative.

E’ importante necessaria ed utile un'approfondita discussione, per cui vi invito ad essere presenti il funzionamento del circolo richiede una partecipazione più corale, non potendo gravare lo sforzo sempre sulle solite poche persone.

“Ci auguriamo ed invitiamo tutti ad esserci – nelle occasioni ad invito, su convocazione e sul Blog che dovrà rappresentare la piazza telematica, libera e aperta al confronto e al dibattito”.

Un caro saluto.
Oriella Ferrini coordinatrice del circolo

Si ripropone la STRUTTURA DEL CIRCOLO - NOMINE REFERENTI
Ufficio Adesioni PD - Tesseramento :
Andrea MisuriSusanna AgostiniGiovanna RuscitoSilvia Dell’AcquaDaniele Caruso
Tesoriere:Alessandro Crudeli
Iniziative Incontri e organizzazione:Susanna AgostiniUgo CaffazSilvia Dell’Acqua Oriella Ferrini Riccardo Nencini Sandra Cavicchioli
Referente Comunicazione:Silvia Dell’Acqua
Referente Grafica:Mariangela Monaci
Rapporti Istituzionali:Ugo CaffazElisabetta MeucciRiccardo NenciniSusanna AgostiniToni Compagno
Rapporti con la Stampa “Osservatorio”:Anna BucciarelliOriella PieracciPaolo Novaselich
Focus Territorio:Toni CompagnoGiovanna RuscitoBruno MarcelliGiovanna Cella
Territorio e Università:Oberdan ArmanniOriella PieracciPaola Puma
Referenti Circolo d’ Ambiente : Bruno La MelaSerge Domingie
Gruppo e Iniziative Giovani:Daniele CarusoSilvia Dell’AcquaLorenzo SegattaGiulio Cappelli
Tempi e Spazi del Centro Storico (dal tramonto all’alba)Ferdinando Gioffrè
Rimane la piena disponibilità ad accogliere proposte e idee per chi fosse interessato ad argomenti o ad organizzare gruppi di lavoro su temi specifici
BENVENUTO/A/I
Il nostro circolo fa riferimento per riunioni, materiale e quant’altro alla sede del partito di via Venezia, 2 (in attesa di una nuova sede sul territorio).
Coordinatrice Circolo Oriella Ferrini
Coordinatrice di Quartiere Sara Martini

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA CITTADINA DEL PD di FIRENZE

PARTITO DEMOCRATICO
Coordinamento Cittadino di Firenze

Ai Membri dell'Assemblea Comunale del Pd di Firenze
Al Sindaco di Firenze
Agli Assessori della Giunta Fiorentina
Ai Consiglieri Comunali del PD al Comune di Firenze
Ai Consiglieri di Quartiere del PD al Comune di Firenze
Ai Coordinatori di Quartiere
Ai Delegati di Firenze all'Assemblea Provinciale

pc Al Segretario Regionale
Al Segretario Metropolitano
Ai Membri dell' Esecutivo Regionale
Ai Membri dell'Esecutivo Cittadino
Ai Coordinatori dei Forum PD Firenze

Carissime, carissimi

è convocata l' ASSEMBLEA CITTADINA del PARTITO DEMOCRATICO di FIRENZE
per il giorno GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2008 ore 21.00, presso il Circolo ANDREONI Via Antonio D'Orso 8 - Firenze.
Ordine del Giorno:

1) Comunicazioni del Segretario Cittadino
2) Approvazione del Regolamento Organizzativo delle PRIMARIE Fiorentine
3) Nomina del Comitato Promotore
4) Nomina del Collegio dei Garanti
5) Varie ed eventuali

NB: Allegato trovate il Regolamento Organizzativo delle Primarie Fiorentine.

Cordiali saluti La Presidente Elisabetta Meucci
*************************************************************************
Regolamento per le elezioni primarie del candidato del PD a sindaco di Firenze
per le elezioni amministrative del 2009

Articolo 1
(Premessa)
1. Il presente Regolamento, in attuazione ed in conformità agli Statuti nazionale e regionale, al Regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali, approvato dalla Direzione nazionale del 15 luglio 2008, nonché al Regolamento quadro per le elezioni primarie del Partito Democratico della Toscana per le elezioni amministrative del 2009, approvato dall’Assemblea regionale del 6 settembre 2008, disciplina, nel Comune di Firenze, lo svolgimento delle elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco del Partito Democratico.

Articolo 2
(convocazione delle elezioni primarie)

1. Le elezioni primarie per scegliere il candidato del Partito Democratico a sindaco di Firenze per le elezioni amministrative del 2009 si terranno, così come stabilito dall’art. 2 del Regolamento quadro regionale, domenica 1 febbraio 2009. I seggi rimarranno aperti dalle ore 8 alle ore 21.

Articolo 3
(Comitato Organizzatore)

1. L’Assemblea comunale, su proposta del Segretario comunale, elegge il Comitato organizzatore delle primarie, di cui all’art. 3, comma 1, del Regolamento quadro nazionale. Tale Comitato è composto da un minimo di 15 ad un massimo di 25 membri, nel rispetto del pluralismo interno e della rappresentanza dei territori interessati.
2. Il Comitato organizzatore:
· sovrintende allo svolgimento dei lavori;
· vigila sul rispetto del presente regolamento e del Codice di autoregolamentazione per le primarie del PD in Toscana approvato dalla Direzione regionale del 20 ottobre 2008. Segnala prontamente al Collegio di garanzia territoriale ogni eventuale violazione, eventualmente proponendo le misure necessarie a farla cessare ed a consentire il corretto proseguimento delle primarie;
· organizza iniziative comuni fra i candidati e promuove le primarie fra i cittadini, impegnandosi a dare il massimo della pubblicità alla consultazione;
· pubblica sul sito del PD fiorentino il presente Regolamento, le eventuali disposizioni emanate dal Comitato organizzatore, il recapito presso cui è possibile inviare comunicazioni dirette al Comitato organizzatore, l’elenco dei candidati, la mappa dei seggi e le istruzioni per le operazioni di voto;
· predispone e consegna un modulo sul quale i candidati devono rendicontare i contributi e i servizi ricevuti e le spese sostenute;
· predispone la modulistica per la presentazione delle candidature e per la raccolta delle firme a sostegno;
· procede alla verifica della documentazione di presentazione delle candidature e della sua correttezza, della validità delle sottoscrizioni e della loro congruità rispetto ai requisiti quantitativi;
· ufficializza la lista dei candidati ammessi e non ammessi e la rende pubblica mediante affissione nelle sedi del Partito Democratico e nei circoli;
· definisce il numero e la localizzazione dei seggi elettorali;
· nomina Presidenti di seggio e scrutatori;
· stabilisce un numero di seggi e di scrutatori che sia in numero tale da garantire un ordinato e scorrevole svolgimento del voto;
· stabilisce le modalità con le quali i candidati possono nominare propri rappresentanti all’interno dei seggi;
· redige le istruzioni per le operazioni di voto;
· predispone la stampa, la consegna ed il ritiro della modulistica relativa all’esercizio del voto;
· fornisce i moduli di ricevuta dei contributi economici versati dagli elettori;
· cura la ricezione della lista degli elettori e cura l’organizzazione delle adesioni a tale lista in occasione dello svolgimento delle primarie;
· raccoglie i contributi e li contabilizza;
· si organizza per la gestione delle operazioni di voto e di ricezione dei risultati, verifica i risultati trasmessi dai Presidenti dei seggi con i verbali, proclama i risultati e il vincitore delle primarie;
· dispone ed approva apposito bilancio entro due mesi rendendolo pubblico.
3. Le cariche di componente del Comitato organizzatore delle primarie nel comune di Firenze, di componente dei Collegi di garanzia comunale, territoriale e regionale e di candidato alle primarie per la scelta del candidato del Partito Democratico a sindaco di Firenze sono tra di loro incompatibili.

Articolo 4
(Elettori)

1. Possono partecipare alle primarie le persone che, alla data nella quale le primarie stesse si tengono, abbiano compiuto il sedicesimo anno di età, già registrate nell’albo degli elettori del Partito Democratico o che, cittadine o cittadini italiani nonché cittadine e cittadini dell’Unione europea residenti nel territorio comunale, cittadine e cittadini di altri paesi in possesso di permesso di soggiorno, iscritti e non iscritti al Partito Democratico, dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori al momento del voto.

Articolo 5
(Presentazione delle candidature)

1. Possono essere candidati alle primarie per la carica di Sindaco della città di Firenze i cittadini in possesso dei requisiti di legge che li rendano eleggibili a tale carica, la cui candidatura non sia in contrasto con il Codice etico del Partito Democratico e che abbiano sottoscritto il Regolamento quadro per la selezione delle candidature alle cariche istituzionali, approvato dalla Direzione nazionale il 15 luglio 2008, il Codice etico, lo Statuto nazionale del Partito Democratico, il presente Regolamento e il Codice di autoregolamentazione per le primarie del PD in Toscana;
2. la candidatura a Sindaco di Firenze può essere avanzata con un numero di sottoscrizioni di componenti dell’Assemblea comunale fiorentina pari al dieci per cento;( da discutere la questione delle firme degli elettori )
3. ogni sottoscrittore non può sottoscrivere più di una candidatura;
4. i moduli per l’accettazione della candidatura e per la raccolta delle sottoscrizioni devono essere predisposti dal Comitato organizzatore del comune di Firenze. Riportano il contrassegno a colori del Partito Democratico, ma possono essere stampati ed utilizzati in bianco e nero;
5. le sottoscrizioni non hanno bisogno di autenticazione e si ritengono valide se raccolte in presenza di iscritti al Partito Democratico che ricoprano uno dei seguenti incarichi: Parlamentare nazionale o europeo, consigliere o assessore regionale, provinciale e comunale e consigliere di quartiere, purché non candidati alle primarie per la carica di sindaco del comune di Firenze;
6. le sottoscrizioni a sostegno delle candidature possono essere raccolte a partire dal 15 novembre 2008 e per le tre settimane seguenti;
7. l’accettazione della candidatura e le sottoscrizioni debbono essere consegnate, in forma scritta, al Comitato organizzatore territoriale della città di Firenze, pena l’annullamento della candidatura, entro il 6 dicembre 2008;
8. le candidature sono valide se accompagnate da una autocertificazione circa il soddisfacimento dei requisiti previsti dallo Statuto e dal Codice etico;
9. il Comitato organizzatore procede alla verifica della documentazione di presentazione delle candidature e della sua correttezza, della validità delle sottoscrizioni e della loro congruità rispetto ai requisiti quantitativi;
10. il Comitato organizzatore può eventualmente accordare 48 ore di tempo ai candidati per integrare la documentazione richiesta dal presente articolo;
11. eventuali ricorsi per violazione delle norme del presente articolo devono essere presentati entro e non oltre le ore 20 del 10 dicembre 2008 al Collegio di garanzia territoriale, che decide con unico e inappellabile giudizio entro il 12 dicembre 2008;
12. dopo le ore 20 del 10 dicembre 2008, in mancanza di ricorsi o contestazioni, il Comitato organizzatore rende noti i nomi dei candidati alle Primarie;
13. i ricorsi contro la decisione di cui al comma precedente devono essere presentati al Collegio di garanzia territoriale entro le ore 20 del 12 dicembre. Il Collegio di garanzia territoriale esaurisce l’esame di tali ricorsi entro e non oltre il 15 dicembre 2008, in modo che entro e non oltre il 17 dicembre 2008 il Comitato organizzatore possa procedere al sorteggio di cui al comma 15 del presente articolo.
14. Non si svolgono le elezioni primarie nel caso in cui, nei tempi prescritti dal presente regolamento, sia stata avanzata una sola candidatura, oppure nel caso in cui solo una delle candidature avanzate soddisfi i requisiti previsti dal precedente comma 9;
15. terminate tutte le operazioni della presentazione dei candidati e degli eventuali ricorsi, il Comitato organizzatore stabilisce, mediante sorteggio da effettuarsi alla presenza dei candidati o dei loro delegati, il numero d’ordine da assegnare a ciascun candidato. I nomi dei candidati saranno riportati sulle schede e su qualsiasi altro materiale prodotto per la campagna d’informazione secondo l’ordine assegnato dal sorteggio.

Articolo 6
(Campagna elettorale per le primarie)

1. Le regole a cui si dovranno attenere i candidati nel corso della campagna elettorale sono contenute nel “Codice di autoregolamentazione per le primarie del PD in Toscana” approvato dalla Direzione regionale il 20 ottobre 2008.
Articolo 7
(sottoscrizione del programma quadro del PD)

I candidati devono sottoscrivere e fare proprio il programma quadro approvato formalmente dall’Assemblea cittadina del Partito Democratico.

Articolo 8
(Quota di contribuzione per la partecipazione alle primarie)

Gli elettori che partecipano alle primarie devono versare, al momento del voto, una quota di almeno 1 (uno) Euro. Le quote raccolte ai seggi sono di pertinenza del Partito Democratico comunale che le utilizzerà al fine di coprire le spese sostenute nella gestione della campagna delle primarie.
Articolo 9
(Modalità del voto e dello spoglio)

Le elezioni primarie per la scelta del candidato a sindaco del Partito Democratico del Comune di Firenze si svolgono con il metodo della maggioranza relativa, cioè vince il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi.
Le modalità del voto e dello spoglio verranno stabilite da un successivo e dettagliato vademecum organizzativo predisposto dal Comitato organizzatore, sulla base delle indicazioni riportate ai commi successivi.
Nei seggi elettorali e nei locali delle sedi dove questi sono stati costituiti non possono esserci cartelli di propaganda elettorale affissi nel giorno nel quale si vota. In questo stesso giorno non è consentita alcuna forma di propaganda elettorale.
Prima dell’inizio delle operazioni di voto le schede vengono vidimate dal Presidente del seggio, dagli scrutatori e dai rappresentanti dei candidati.
Per votare è necessario presentare un documento di identità attestante la residenza nel Comune di Firenze.
Ogni elettore può votare solo nel seggio che include la propria sezione elettorale. I minorenni e gli stranieri votano nel seggio che include la sezione elettorale dove voterebbero se ne avessero diritto.
L’elettore esprime una unica preferenza tracciando una croce in corrispondenza del candidato prescelto. La scheda elettorale deve riportare i nominativi dei candidati nell’ordine risultante dal sorteggio di cui all’art. 5, comma 15.
Lo scrutinio inizia subito dopo il voto dell’ultimo elettore presente nel seggio al momento della chiusura. Nel verbale, sottoscritto dal Presidente e dagli scrutatori, vengono trascritti i risultati ed eventuali contestazioni da parte di uno dei membri del seggio. Il verbale stesso viene consegnato immediatamente dal Presidente del seggio al Comitato organizzatore, unitamente alle schede votate.
Il Comitato organizzatore, sulla base dei verbali degli scrutini effettuati nei seggi, procede alla individuazione del candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti (metodo della maggioranza relativa) che pertanto diventa il candidato del Partito Democratico per l’elezione del sindaco di Firenze nella primavera del 2009.
eventuali ricorsi per violazione delle norme del presente articolo e in genere per violazione delle norme del procedimento elettorale devono essere presentati entro e non oltre le ore 20 del 3 febbraio 2009 al Collegio di garanzia territoriale, che decide con unico e inappellabile giudizio entro il 5 febbraio 2009.

BORSA IN CRISI E IL TFR nei fondi pensione ? - il Circolo 2 ripropone una nota tratta dal blog di Grillo

Chi ha tenuto il suo TFR in azienda ha avuto un rendimento del 3,5%. Chi, seguendo il consiglio dei sindacati, dei partiti e dei promotori finanziari, lo ha investito nei fondi pensione ha perso circa il 20%. Ed è solo l'inizio. Con la Borsa in picchiata, per i futuri pensionati la liquidazione servirà per il cappuccino e il becchime per i piccioni. Sindacati, Confindustria, Partiti e Banche si sono inghiottiti un altro tesoretto. Non rimane più quasi nulla da spolpare al cittadino. Possono solo taglare i servizi, la Scuola, la Polizia, la Sanità fino all'epilogo delle pentole argentine."Se lavori nel settore privato ed entro fine giugno non dici nulla, il tuo TFR finirà nel risparmio gestito. Un’avventura da far tremare i polsi. Da vent’anni i fondi comuni fanno perdere soldi. E i fondi pensione sono pronti a ripetere gli stessi disastri. Il silenzio assenso è una trappola. Cambiano le carte in tavola senza chiedere nulla. E’ il gioco delle tre tavolette con i soldi di una vita. Non è vero che costruiscono una pensione integrativa: danno il TFR in pasto all’industria del risparmio gestito." Beppe Grillo, 6 giugno 2007.
Leggete la lettera di Beppe Scienza, matematico, studioso del risparmio e della previdenza integrativa.
Tre milioni di italiani in carcere, di Beppe Scienza "Per gli italiani la previdenza integrativa è come una prigione. Sindacati ed economisti di regime (Marcello Messori, Giuliano Cassola, Elsa Fornero ecc.) gli hanno tirato un brutto scherzo coi fondi pensione. Circa tre milioni di lavoratori hanno rinunciato al loro TFR e ora sono ingabbiati per sempre. Per giunta presi in giro da chi voleva arricchirsi alle loro spalle, come la società di gestione Anima che aveva l’impudenza di affermare: “L’investimento in un fondo pensione è una scelta intelligente”. Si è visto che razza di scelta è stata: dall’estate del 2007 una batosta dopo l’altra.La trappola è scattata a giugno dell’anno scorso. Da allora è andata prima male e poi malissimo nel 2008. Ne sanno qualcosa i lavoratori chimici (fondo Fonchim) che a fine settembre perdevano il 14,8% da inizio anno, i metalmeccanici (fondo Cometa) con un risultato negativo del 10% o i ferrovieri (fondo Eurofer) con un deficit del 17%. Questi sono i minus delle linee azionarie, ma anche le altre hanno fatto peggio del TFR.Però la cosa più grave è la mancanza di libertà. Chi ha aderito a un fondo pensione, soprattutto per le insistenze dei sindacati, è come condannato a vita. Finché lavora, il suo TFR continuerà a finire lì, volente o nolente. Ma anche andando in pensione otterrà soltanto la semilibertà. Metà di quanto si sarà salvato (il cosiddetto montante), non potrà ritirarlo perché verrà convertito in una rendita, a condizioni decise da altri.Purtroppo non può neanche sperare nella grazia del Capo dello Stato. Per la previdenza integrativa non è prevista. In compenso ogni due anni può cambiare cella. Cioè può passare per esempio da una linea azionaria e a una garantita, restando nello stesso fondo. Peccato che tali garanzie sia solo propaganda, con linee “garantite” in negativo del 3% da inizio 2008 (fondo Fonchim)! Volendo può anche cambiare prigione. Cioè non solo la linea di gestione, ma anche il fondo. Non può però riacquistare la libertà: l’ergastolo è l’ergastolo!È rimasto in libertà solo chi si è tenuto il TFR. Tranquillo e sicuro, lo vede crescere giorno dopo giorno (circa +3,5% da inizio 2008). Se cambia lavoro o va in pensione lo riceve tutto subito; ed è libero di farne cosa vuole. Quindi ha fatto bene chi ha ascoltato i consigli di Beppe Grillo, i miei o anche di Famiglia Cristiana. Per altro la faccia tosta dei sindacati non ha limiti. Non contenti delle figuracce collezionate col fondo per la scuola (Espero), pochi giorni fa Cgil, Cisl, Uil ecc. si sono incontrati per farne partire due per coprire tutto il settore pubblico (Sirio e Perseo). Sembra una barzelletta." Beppe Scienza

UNIVERSITA': QUALE FUTURO?

Dibattito Pubblico organizzato dal Circolo Pd di Novoli, insieme al Pd Coordinamento Metropolitano e Pd Coordinamento Cittadino Venerdì 31 Ottobre ore 21.00
VIVA HOTEL ALEXANDER Viale Guidoni 101 - Firenze.

Interventi di

Andrea Barducci, Segretario PD Metropolitano Firenze
Giacomo Billi, Segretario PD Comunale Firenze
Sandro Rogari, Prorettore Università di Firenze
On. Vittoria Franco, Ministro Pari Opportunità Governo Ombra PD
On. Vannino Chiti, Vice Presidente del Senato
On. Rosa De Pasquale. PD
Massimo Mattei, Presidente Consiglio Provinciale
Alberto Di Cintio, membro CdA Università di Firenze

Prostituzione 5 domande di Maria Zegarelli a Vittoria Franco

il testo dell'intervista di Mariza Zegarelli a Vittoria Franco, pubblicata oggi sull'Unità in merito al Disegno di legge sulla Prostituzione.Segnalo inoltre l'indirizzo del sito in cui si possono consultare notizie su questo e altri argomenti, in particolare sui temi delle pari opportunità, della ricerca, della scuola e dell'università: http://www.vittoriafranco.it/
l'intervista:Prostituzione Cinque domande di Maria Zegarelli a Vittoria Franco.
"LE NOSTRE MISURE PER COMBATTERE LA TRATTA"
Vittoria Franco, ministro ombra delle Pari Opportunità, sa bene che la polemica è dietro l’angolo. Dietro l’angolo di casa propria.
Senatrice, non teme l’impopolarità delle proposte contenute nel ddl?
«Attenzione, noi non abbiamo presentato un disegno di legge sui quartieri a luci rosse. Stabiliamo che la prostituzione è un reato se praticata in luoghi pubblici».
Ma la punite con una sanzione amministrative a carico di prostitute e clienti.
«La sanzione amministrativa è immediatamente esigibile, mentre per l’ammenda prevista dal ddl del governo bisogna aspettare il terzo grado di giudizio».
Lei non li chiama quartieri rossi, ma cosa sono le aree che Comuni possono destinare alla prostituzione?
«Nel ddl sono previsti come seconda istanza, nei casi in cui questo si presenti necessario per le particolari condizioni di una città o di un quartiere. Ma prevediamo anche la possibilità per le donne che decidono liberamente di esercitare la prostituzione di riunirsi, al massimo in tre, in un appartamento senza incorrere in alcuna sanzione. Anche questo è un modo di contrastare lo sfruttamento e la tratta».
Il vero problema resta proprio la tratta. Come lo affrontate?
«Prevediamo pene durissime per chi si macchia di questo reato equiparandolo ai reati di mafia. Il ddl prevede che i beni confiscati e la riscossione delle sanzioni amministrative confluiscano nel Fondo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri destinato alle vittime dello sfruttamento per aiutarle a reinserirsi nella società e trovare un lavoro. È in questo modo che si affronta un problema che è soprattutto sociale e non solo di ordine pubblico come per la destra. A noi interessa il destino di queste persone, non ci limitiamo a dire che devono sparire dalle strade, vogliamo dare attuazione piena e fondi all’articolo18 del Testo unico sull’immigrazione che tutela coloro che vogliono uscire dallo sfruttamento».
Prostituzione minorile: Carfagna prevede il rimpatrio dei minori. E voi?
«Questa misura è stata criticata sia dall’Unicef sia da Save The Children perché potrebbe non rispettare il principio del superiore interesse del minore. Noi introduciamo misure più efficaci come il reato di inescusabilità per ignoranza dell’età del minore, l’arresto in flagranza per i clienti e il divieto di patteggiamento. Ci sono tanti modi di affrontare un problema, c’è chi sceglie misure inefficaci, come il governo, e chi cerca, come noi, di stroncare il fenomeno alla radice».
Senatrice Vittoria Franco - Ministro Pari Opportunità del Governo Ombra

UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI GLI ADERENTI , MILITANTI, SIMPATIZZANTI DEL CIRCOLO 2

Carissime/i,
la manifestazione di sabato scorso è stata davvero un grande successo, tantissima gente, un vero "popolo democratico in movimento", un bel messaggio che è arrivato a molti italiani, un momento importante di ripartenza del PD a tutti i livelli, da sfruttare al massimo per potenziare ulteriormente la nostra iniziativa politica anche a Firenze. Ne abbiamo bisogno: come ben sapete siamo entrati in un periodo cruciale, in cui il nostro partito deve lavorare con grande impegno per dare un nuovo importante contributo alla costruzione del futuro della nostra città. Approfittiamo per ringraziare tutti i volontari dei Circoli di Base fiorentini che hanno contribuito all'organizzazione del viaggio (il treno speciale, i diversi pullman, i gruppi organizzati sui treni ordinari) e della vivace partecipazione ai cortei e, naturalmente, i tantissimi democratici fiorentini che hanno voluto e potuto esserci!
Vi preghiamo di estendere questo ringraziamento a tutti gli aderenti, militanti, simpatizzanti dei nostri Circoli, rinnovando l'appello a lavorare sulla campagna di tesseramento, altro passo fondamentale nell'opera di costruzione e consolidamento del PD, che in alcuni Circoli sta già portando importanti risultati.
In allegato trovate la lettera del nostro Segretario nazionale.
Un caro saluto.
Giacomo Billi Segretario Coordinamento Cittadino

Grazie FIRENZE lettera del Segretario Nazionale del Partito


Roma, 27 ottobre 2008
Carissime, carissimi,
sabato 25 ottobre, è stata per tutti noi e per l’Italia intera una grande, straordinaria giornata.
Una giornata che abbiamo vissuto con la serenità e la passione di condividere una sfida e un progetto: quello del Partito Democratico al servizio del futuro, delle persone e del Paese.
Il successo della manifestazione è stato possibile innanzitutto grazie a voi e all’impegno che ogni circolo del Pd ha messo in campo per organizzare e favorire una partecipazione così grande.
Per questo, voglio ringraziare ciascuno di voi e quanti nel circolo hanno contribuito a questo risultato, con la fatica e la passione del lavoro sul territorio.
Voglio condividere con voi la consapevolezza e la responsabilità che il 25 ottobre ci ha consegnato, per svolgere con maggiore impegno il nostro ruolo di grande forza dell’opposizione democratica ad un governo che l’Italia non merita. E per costruire e radicare un grande partito riformista che fa dell’opposizione – un’opposizione di popolo – il modo di incidere oggi sulla realtà del Paese per essere domani nuova maggioranza e nuovo governo per l’Italia.
Un grazie a tutti
Walter Veltroni

in senato durante le dichiarazioni di voto al decreto Gelmini

il link al video realizzato in Senato nel corso delle dichiarazioni di voto in merito al Decreto Gelmini. In particolare il video riporta la lettura, da parte della capogruppo PD Finocchiaro, di un appello degli studenti di un liceo, uno dei tanti...
un caro saluto
Senatrice Vittoria Franco - Ministro Pari Opportunità del Governo Ombra

domenica 26 ottobre 2008

Intervento senatrice Vittoria Franco svolto in senato nel corso della seduta del 23 ottobre dedicata alla conversione del DL 137

Il resoconto dell'intervento della senatrice Vittoria Franco, Ministro Ombra del PD alle Pari Opportunità, svolto in Senato nel corso della seduta mattutina di Giovedì 23 ottobre 2008, dedicata al proseguimento della discussione del DL: (1108) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università (Approvato dalla Camera dei deputati)
LINK AL RESOCONTO COMPLETO DELLA SEDUTA:
Intervento: FRANCO Vittoria (PD). Signor Presidente, onorevoli colleghi, signora Ministro, credo che a questo punto siano chiari i motivi della nostra contrarietà al pacchetto di proposte del Governo sulla scuola. La nostra contrarietà è dovuta alla convinzione che questi provvedimenti abbiano come effetto un impoverimento del nostro sistema di istruzione e un indebolimento del Paese. Il Paese sarà più debole quanto a capacità di coesione sociale, nel tessuto democratico, nel garantire uguali opportunità ed uguale cittadinanza, nella capacità di competere con altri Paesi, in Europa e nel mondo. Oggi competizione crescita sono possibili soltanto se si investe sul sapere, sull'innovazione e sulla ricerca. Questo lo sappiamo tutti. Però il Governo fa tutto il contrario. Sta disinvestendo da questi settori, mortificando le energie migliori. L'Europa ci direbbe di dare nostro contributo come Stato membro alla costruzione dell'economia e della società della conoscenza. Ma se guardo ai provvedimento del Governo dall'inizio di questa legislatura su scuola, università e ricerca posso solo concludere con rammarico che l'Italia tira i remi in barca e si chiuse in una orgogliosa rinuncia. È un vero peccato; è una miope presunzione quella di pensare che i tagli siano l'unica strada, l'unica alternativa possibile per dare più qualità e maggiore efficacia al nostro sistema formativo. Ministra Gelmini, lei ama ripetere che la scuola ha bisogno di innovazione e di qualità. Siamo d'accordo. La scuola ha bisogno di cambiamenti, di un sistema più efficace per portare gli studenti al successo formativo, e quando siamo stati al Governo in questo senso abbiamo agito nel senso di rinnovare la scuola. Però, innovare significa introdurre novità. Ma non è certo di novità che stiamo parlando in questi giorni. In questi provvedimenti vi è solo e soltanto restaurazione. L'orologio torna indietro di trent'anni e come ha riconosciuto qualche collega del centrodestra con onestà si sta ripristinando il modello organizzativo tradizionale della scuola elementare vigente fino al 1990. È dunque la tradizione che prevale, non la novità: vent'anni sono passati invano, come se gli allievi di oggi potessero essere come quelli di diverse generazioni fa. Non è un processo riformatore vero quello che voi volete, colleghi del centrodestra, ed è veramente singolare che - come ho sentito in diversi interventi - accusiate la sinistra di non volere la riforma o le riforme. Se la ministra Moratti, nel precedente Governo Berlusconi, non avesse azzerato una riforma coraggiosa come quella che aveva proposto il ministro Berlinguer, la nostra scuola oggi - lo dovete riconoscere - molto probabilmente si troverebbe in una condizione migliore. Ed è sconsolante ascoltare banalizzazioni storiche, come quelle che fanno derivare la riforma della scuola elementare, che ha migliorato enormemente quel segmento del nostro sistema d'istruzione, da pressioni sindacali o dai movimenti del '68, diventato l'origine di ogni male. Quanta demagogia, quale stravolgimento della storia nel non voler riconoscere il fatto che quelle riforme, anche quella del 1990, furono il prodotto del pensiero laico e di quello cattolico più avanzati, come quello di don Milani. Sono lì i fermenti più importanti, che hanno portato alla concezione della scuola come scuola della Repubblica, del «Non uno di meno», della scuola dell'inclusione e non soltanto per l'élite, della scuola come l'agenzia più importante della costruzione dell'eguale cittadinanza. Quel pensiero pedagogico era avanzato, perché aveva capito che si era aperta un'epoca di complessità e che era necessario fornire strumenti più appropriati di formazione. Avevano capito che non è sufficiente il buonsenso, colleghi della maggioranza, per fare una riforma della scuola, che non basta più solo imparare a leggere, scrivere e far di conto. E trovo davvero propagandistico - come ha fatto, mi dispiace dirlo, anche il senatore Valditara, che di solito apprezzo per la capacità argomentativa - nonché davvero debole e demagogico sostenere che la riforma del '90, che introdusse i moduli, fu il prodotto di una pressione sindacale per rimediare ad una crisi occupazionale della scuola. Quella riforma fu, invece, il prodotto di una discussione decennale, che fu ampia nel Paese e che si ebbe dopo un lungo periodo di sperimentazione, una parola che non si conosce più. Quella riforma corrispondeva al bisogno di articolare le figure degli insegnanti in una forma più corrispondente ad una società moderna e complessa, basata sulla molteplicità dei saperi; e quella ha consentito di arricchire l'offerta didattica. E comunque, è un assetto ormai consolidato, che ha contribuito a dare buoni risultati. Dunque, siamo anche noi convinti che la scuola abbia bisogno di interventi che ne accrescano la qualità, ma sfido chiunque a dimostrare che meno ore di lezione, meno maestri, il grembiulino e il voto in condotta, motivo di bocciatura, facciano la qualità. La verità è che Tremonti ha deciso che bisognava tagliare i costi e la spesa per la scuola, considerata eccessiva, forse superflua; e la ministra Gelmini, ci dispiace dirlo, ha cercato di ammantare quei tagli con qualche frase ad effetto sulla qualità. Me le famiglie, gli insegnanti e gli studenti hanno capito qual è la realtà e, soprattutto, quali sono le conseguenze di questi tagli: si avranno meno scuola e meno scuole, ma soprattutto si avrà una scuola più povera, che compromette ancora di più il futuro delle nuove generazioni. Una scuola davvero moderna, oggi, deve saper insegnare ai ragazzi, ministra Gelmini, a imparare lungo tutto l'arco della vita. Questo è il compito dell'istruzione, pena l'emarginazione, in un'epoca nella quale la flessibilità nel lavoro, che spesso diventa - purtroppo - precarietà, costringe le persone ad imparare lungo tutto l'arco della vita. E dunque, la qualità: certo, questa si misura dal successo formativo, dalla capacità di recupero della dispersione scolastica, dalla capacità didattica degli insegnanti, che vanno formati meglio, aggiornati e motivati; e, invece, vengono offesi, come ha fatto il ministro Brunetta o come spesso fa la ministra Gelmini, quando li invita a lavorare nel turismo, cosa che trovo francamente offensiva. Si fa crescere la qualità attraverso la valutazione delle scuole e dei risultati e dando obiettivi precisi di apprendimento. E allora, siamo contrari, lo abbiamo detto, alle 24 ore settimanali semplicemente perché esse schiacciano il bambino sulla provenienza sociale delle famiglie, non consentono a quel bambino di progredire nella scala sociale. (Brusìo). Mi avvio a concludere, signor Presidente. PRESIDENTE. Mi scusi, senatrice Franco, lei ha ancora tempo a disposizione. Vorrei però richiamare l'Aula al silenzio, perché non si riesce a seguire. FRANCO Vittoria (PD). Dicevo che siamo contrari alle 24 ore settimanali, che riteniamo impoveriscano la scuola, l'insegnamento e la didattica, per una ragione fondamentale: in questo modo si impedisce ai bambini che hanno una provenienza sociale meno avvantaggiata la possibilità di progredire nella scala sociale. In questo modo si mortifica il fattore primario di mobilità sociale che è l'istruzione, si dà un colpo a tante famiglie con bambini in età scolare, e i bambini che non trovano nella famiglia le condizioni di una migliore formazione avranno probabilmente la televisione come baby sitter e come maestra unica. Si dà un colpo anche alle donne che lavorano, che avranno maggiori problemi di organizzazione familiare e magari si troveranno di nuovo costrette a rinunciare al lavoro. Presidenza del presidente SCHIFANI (ore 12,45) (Segue FRANCO Vittoria). Per non parlare poi del fatto che per molte famiglie la scuola sarà più lontana anche fisicamente. Si parla molto di meritocrazia: certo, va bene selezionare in base al merito, ma dopo aver creato condizioni di uguale opportunità per tutti, con una scuola che includa e non che escluda o tenga ai margini i meno fortunati socialmente. Signor Presidente, ho pensato spesso in questi giorni ad una celebre frase di Piero Calamandrei che voglio ricordare ai colleghi. Diceva Calamandrei: trasformare i sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere. Purtroppo, la scuola disegnata da questi provvedimenti sempre più difficilmente potrà compiere questo miracolo. (Applausi dai Gruppi PD e IdV).

CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA SCUOLA

SE NON PUOI ESSERE PRESENTE SEGUILO IN DIRETTA CLICCA SUL LINK RIPORTATO SOTTO:


LUNEDI 27 OTTOBRE 2008
dalle h. 15,30

PALAZZO VECCHIO

SALA DE' DUGENTO



http://comune.fi.ithttp//www.comune.fi.it/opencms/opencms/amm/il_comune/consiglio/index.html



CLICCA SU CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA

UGO CAFFAZ (PD): «RAZZISMO, NO GRAZIE. E ORA IL COMUNE FACCIA PARTIRE UN' APPOSITA CAMPAGNA»

Il circolo 2 ripropone l'intervento di UGO CAFFAZ pubblicato, il 20 ottobre 2008 da, http://ufficiostampaonline.comune.fi.it/cgi-bin/uscomu.cgi?tipo=5&id=36659
«Non siamo solo di fronte a giovini dalla mente deformata, estremi più bassi del degrado umano e sotto culturale. Adesso il razzismo ha fatto un duplice salto di qualità: ci sono aggressioni fisiche e, addirittura, questa visione distorta è diventata ideologia di Stato». E' quanto ha dichiarato il consigliere Ugo Caffaz (Partito Democratico), intervenuto in consiglio comunale per commentare «gli ultimi, tristi episodi, della cronaca italiana». «A Livorno un mendicante è stato selvaggiamente aggredito da un gruppo di giovani - ha ricordato l'esponente della maggioranza - intanto la Lega aumenta, dopo giorno, le proposte di legge per discriminare cittadini di altri Paesi in un crescendo che preoccupa: quote nelle classi scolastiche, classi differenziali, limitazione dei matrimoni misti e, addirittura, la possibilità di togliere l'assistenza sanitaria agli stranieri». «Senza volere fare paragoni o forzature - ha rilevato Caffaz - certo vengono in mente certe analoghe misure prese negli anni '30 del Novecento in Germania, Italia e non solo. In un Paese come il nostro che, sui questi argomenti, ha spesso vuoti di memoria, è opportuno ribadire certi punti fermi. Nei confronti del razzismo non bastano gli antidoti ma servono dei vaccini che, come è noto, necessitano di continui e periodici richiami». «Per questo motivo - ha concluso il consigliere del PD - ho proposto e ottenuto che il prossimo consiglio comunale dedichi ampi spazio alla discussione di iniziative concrete da intraprendere contro il razzismo. Iniziative che dovranno vedere protagonista la nostra assemblea». (fn)

domenica 19 ottobre 2008

PD AREA METROPOLITANA FIORENTINA FORUM AMBIENTALISMO DEL FARE

L’Italia, l’Unione Europea, Kyoto e la crisi climatica
Il governo del nostro paese si trova oggi in rotta di collisione con l'Unione Europea a proposito delle misure necessarie per la salvaguardia del clima.
Esistono le premesse invece per muoversi assieme all'Europa più evoluta?
Secondo noi, assolutamente sì.
Alcuni dati:
Secondo un interessante sondaggio rivolto ad alcune piccole-medie aziende italiane e pubblicato su internet da una agenzia specializzata e' risultato che...
Il 92% degli imprenditori NON sa calcolare i propri costi di produzione
Il 94% degli imprenditori NON sa determinare correttamente il punto di pareggio della propria azienda
Il 97% degli imprenditori NON sa calcolare l'incidenza esatta dei costi sul prezzo finale
· Sarebbe interessante trovare chi, delle pubbliche amministrazioni, ha conoscenza esatta dei consumi energetici del proprio patrimonio edilizio, e che è in grado, sulla base di un’analisi seria, di poter programmare degli investimenti per aumentarne l’efficienza.
· Il 98% delle merci in Italia viene trasportato su gomma.
· L’efficienza dei motori delle automobili aumenta progressivamente, ma viene vanificata dal fatto che i nuovi modelli sul mercato sono sempre più grandi, pesanti, accessoriati.
· L’Italia dipende dall’estero per la quasi totalità dei propri consumi energetici, ed è sottoposta ad ogni possibile condizionamento dai paesi produttori di petrolio, gas, carbone.
· Il prezzo dell’energia elettrica per le industrie italiane è il più alto d’Europa.
Le nostre considerazioni
In altre parole, esistono enormi margini di miglioramento per razionalizzare i nostri consumi energetici, riducendoli, con benefici sia per l’ambiente che per l’economia italiana, nonché per l’indipendenza del nostro paese.
Ma, invece di lavorare su delle strategie realistiche,( dove non c’è nulla di nuovo da inventare, visto che sarebbe già sufficiente copiare le esperienze standard di altri paesi, o di quei luoghi anche italiani dove c’è chi ha lavorato sul serio), il governo di centro destra pensa solo a trattare sui soldi, come se si trattasse di una multa, e non di una scelta politica condivisa da tutti gli stati evoluti d’Europa. E per trattare sui soldi ci fa vergognare tutti, perché in primo luogo cerca maldestramente di imbrogliare sulle cifre…

Le nostre proposte per l'oggi
Quali proposte semplici, concrete e immediate, sulla linea di una strategia inevitabilmente complessa?
1. Che tutte le pubbliche amministrazioni redigano una certificazione energetica per tutti i loro edifici e impianti più significativi come dimensioni e consumi, come primo passo di una futura ristrutturazione, iniziando a predisporre il calcolo dei costi, dei benefici, dei tempi di rientro dagli investimenti.
2. Che in tutti i regolamenti edilizi comunali ci siano norme comuni sull’efficienza energetica e sul ricorso alle rinnovabili, e che venga ovunque inserito, nel caso di nuove costruzioni o di ristrutturazioni o di rinnovamento delle facciate, l’obbligo di raggiungere una tenuta termica adeguata al clima del luogo.
3. Che venga rientrodotto l'obbligo di allegare la certificazione energetica in occasione della stipula degli atti di compravendita degli immobili.
4. Che si mantengano le detrazioni del 55% per le opere di efficienza energetica e di ricorso alle rinnovabili in edilizia
5. Che per ogni veicolo o macchinario sia redatta una scheda di consumi, in modo da valutare correttamente le spese di gestione in essere o successive all’acquisto, e si possano programmare investimenti sull’efficienza calcolando i tempi di rientro.
6. Che si investa massicciamente sui trasporti pubblici.
7. Che si investa massicciamente perché le nuove auto e gli altri mezzi privati siano più efficienti.
8. Che si attui una campagna informativa ( e non punitiva) nei confronti del sistema industriale nel suo complesso, in modo da avere una panoramica realistica delle riduzioni dei consumi possibili grazie ad una maggiore efficienza del sistema, degli investimenti necessari e dei relativi tempi di ritorno.

Sergio Gatteschi & Oriella FerriniCoordinatori Forum Ambientalismo del Fare PD Area metropolitana di Firenzecell. ++393384759461www.tramfirenze.itskype sergio.gatteschi

sabato 18 ottobre 2008

Le associazioni sindacali della docenza universitaria si mobilitano


Le Associazioni Sindacali della docenza universitaria rivolgono un appello a tutti i docenti universitari per contrastare la manovra del Governo, unendo nella lotta tutte le componenti universitarie per arrivare entro il mese di ottobre a promuovere una grande manifestazione nazionale.
Roma, 6 ottobre 2008

ADI, ADU, ANDU, APU, CISAL Universit�, CNRU, CNU, CISL Universit�FLC CGIL, RNRP, SUN, UDU, UIL P.A.-U.R.AFAM
A tutti i Docenti delle Universit� italiane
Il sistema universitario � oggetto di provvedimenti che rischiano di cancellare l�Universit� che abbiamo conosciuto. Il D.L. 112/08 � stato convertito in legge (n. 133/08), ed � dunque pienamente operativo, confermando i contenuti sui quali abbiamo gi� a luglio espresso un giudizio durissimo e avviato prime iniziative di informazione e di contrasto. Ne ricordiamo punti salienti:
limitazione al 20% del turn-over, per gli anni 2009-2011 e al 50% per l�anno 2012 del personale docente e tecnico-amministrativo, dopo due anni di blocco dei concorsi;
ulteriori drammatici tagli al Fondo di Finanziamento ordinario, che viene decurtato di circa il 25% in termini reali entro il 2012; (ma per quest�anno il finanziamento dei PRIN scende da 160 a 98 milioni di euro)
la possibilit� di trasformazione degli Atenei in Fondazioni private, con la privatizzazione dei rapporti di lavoro, il conferimento dei beni dell�Universit� al nuovo soggetto privato e l�indeterminatezza degli organi di gestione degli Atenei la cui composizione e funzione non viene per nulla chiarita;
il taglio delle retribuzioni del personale.
Tali provvedimenti vanno ben oltre la congiuntura e una pura manovra di risparmio, ma determinano invece uno scenario in cui sparisce l�Universit� italiana come sistema nazionale tutelato dalla Costituzione, in cui il ruolo pubblico � elemento decisivo di garanzia per la libert� di ricerca e d�insegnamento e degli interessi generali del paese.
Insieme con gli studenti, i primi danneggiati sono i giovani studiosi: il blocco del turn-over, riducendo drasticamente il numero dei docenti in ruolo a fronte delle uscite per pensionamento gi� note, impedir� il ricambio generazionale, aggravando il problema gi� insopportabile del precariato, e chiudendo le porte dell�Universit� ad intere generazioni. Ma � l�intero sistema che si ripiega su se stesso, negando ai docenti le opportunit� di ricerca e di didattica di qualit�, appaltando al privato le scelte fondamentali (un privato che, giova ricordarlo, � tra gli ultimi al mondo per finanziamento della ricerca). Chi presidier� le aree pi� delicate e meno immediatamente redditizie della ricerca? Si vuole importare un modello che mutua, dal mondo anglosassone, gli aspetti di disuguaglianza sociale, di sistema di poche Universit� di eccellenza, di riduzione di diritti ed opportunit�, mentre non esistono neppure lontanamente le condizioni per mutuarne gli aspetti di alta produttivit� scientifica. E a fronte di una riduzione del 25% dei finanziamenti, anche le Universit� che oggi si autodefiniscono �virtuose� saranno trascinate nel gorgo dello squilibrio finanziario strutturale, strette nella forbice dei costi crescenti e della riduzione delle entrate.
Noi crediamo fermamente che occorra mobilitarsi da subito in modo forte e convinto per chiedere la cancellazione dei provvedimenti ed arrestare una deriva che si annuncia completa su tutti gli aspetti del funzionamento dell�Universit�. Non sfugge a nessuno che all�orizzonte si profilano nuovi interventi tra cui, verosimilmente, la revisione dello stato giuridico e l�abolizione del valore legale del titolo di studio. Il nostro giudizio negativo � fortemente ancorato ad elementi di merito.
Conosciamo bene le tante falle e difetti del sistema universitario, e certo non intendiamo difendere l�esistente; ma � proprio dai difetti che occorre partire, in modo non ideologico, come abbiamo costantemente fatto: affrontare i nodi del merito e della valutazione, della qualit� dell�offerta didattica e di ricerca, del reclutamento dei giovani e della carriera, e correlatamente del precariato, dei meccanismi di finanziamento, del diritto allo studio, del dottorato, di un rapporto aperto e trasparente tra Universit� e societ�. E discuterne con la comunit� universitaria: fino ad oggi le decisioni adottate sono state prese in modo del tutto unilaterale, al di fuori di qualsiasi confronto.
Noi non intendiamo accettare questo stato di cose: vi chiediamo, individualmente e collettivamente di mobilitarvi, ed in questo senso vi proponiamo un percorso che unifichi ed estenda a tutte le componenti dell�Universit� le tante iniziative sorte in queste settimane. Nel mese di ottobre occorre produrre iniziative di informazione e socializzazione in tutti gli Atenei, in forma di assemblee e momenti di discussione. Ancora troppi non hanno compreso la portata devastante dei provvedimenti, o confidano in un �io speriamo che me la cavo�. Non sar� cos�: chiunque operi nell�Universit� sar� esposto a cambiamenti radicali delle sue condizioni di vita, di lavoro e di reddito.
Vi chiediamo di proseguire con la moltiplicazione delle prese di posizione in tutti gli organi accademici e di farcele pervenire in modo da pubblicizzarle sui nostri siti e da diffonderle ulteriormente.Vi chiediamo di riprendere la positiva esperienza delle �lezioni in piazza�: dobbiamo parlare alla cittadinanza, spiegare che questi provvedimenti non sono un problema dell�Universit�, ma disegnano un modello che riduce diritti e opportunit� sociali, facendo del reddito il solo discrimine tra chi pu� e chi non pu�; un modello che divide sempre pi� il Paese tra poveri e ricchi.Vi chiediamo di rifiutare ogni prestazione non dovuta e attenersi strettamente ai compiti istituzionali; di utilizzare parte delle lezioni per spiegare e condividere le ragioni della nostra opposizione.
Per parte nostra parleremo a tutti gli attori istituzionali interessati, CRUI e CUN, per sollecitare condivisione e prese di posizione. Studieremo anche forme di comunicazione che ci portino a contatto del pi� grande numero possibile di persone, a partire dalle famiglie degli studenti universitari e dalle associazioni dei genitori degli studenti medi, i possibili universitari del futuro, poich� ci � chiaro, come gi� detto, che queste posizioni abbisognano del pi� vasto sostegno degli utenti e dell�opinione pubblica.
Riteniamo necessario che questa fase di mobilitazione sfoci in una manifestazione nazionale, indicativamente a fine ottobre, nella quale tirare le fila delle azioni intraprese e accrescere la pressione sul Governo.
Ognuno di noi in questa difficile fase � chiamato ad una responsabilit� individuale che non pu� essere ignorata o delegata. Fate circolare questo messaggio, discutetene con i colleghi che non l�hanno ricevuto, diffondetelo nelle Facolt� e nei Dipartimenti. Questa volta ci battiamo per la sopravvivenza stessa dell�istituzione in cui crediamo.
ottobre 2008

mercoledì 15 ottobre 2008

LA NUOVA TV DEL PD

abbiamo bisogno dell'impegno di tutti per la buona riuscita.
La nuova TV del PD dal 14 ottobre
Vi comunico che dal 14 ottobre inizieranno le trasmissioni
di YOUDEM.tv, la nuova televisione del Partito democratico (in chiaro sul
satellite al canale 808 di SKY, online su www.yuodem.tv e sui cellulari) che si
propone come una SOCIALTV: presenta il meglio delle funzionalità di una
televisione tradizionale arricchite dalla presenza di una "community". In sostanza, oltre a trasmissioni preparate dalla redazione specifica di Yuodem, parte consistente delle ore di programmazione è esclusivamente
dedicata ai contributi mandati dalla "comunità": cioè tutti
noi. Chiunque, dalla sede territoriale al circolo al semplice simpatizzante potrà inserire i propri filmati o proporre all'attenzione di tutti storie o personaggi.
La visibilità, la creatività, la produttività di questa nuova tv sarà legata, quindi, in maniera indissolubile al numero dei suoi partecipanti.
Quanto prima arriveranno indicazioni per la partecipazione attiva.
In ogni caso sono da individuare all'interno dei
circoli e unioni comunali
figure interessate a seguire il progetto da vicino partecipando attivamente anche dal punto di vista dei "contributi" tecnici e di partecipazione dal territorio.

Quanto prima vi faremo avere altre informazioni più precise ma chi fosse interessato può segnalare la propria disponibilità fin da subito inviando
una email a comunicazione@pdtoscana.it .

Lancio tesseramento PD anno 2008-2009

La differenza la fai tu
17 - 18 ottobre 2008
TANTI PER CAMBIARE
www.gdtoscana.it
PRIMARIE GIOVANI democratici

Vogliamo costruire un’organizzazione giovanile
che sia utile all’Italia. Nella quale far crescere la prima
Generazione Democratica, fatta né di ex né di post, ma
capace di produrre una nuova cultura politica. Che non
si limiti a parlare di politiche giovanili, ma presente
in ogni campo delle scelte pubbliche. In grado di
creare nuovi luoghi di confronto e di aggregazione,
di costruire valori e visioni per il mondo di oggi.
Partecipa alle primarie per la nascita del
movimento giovanile del Partito
Democratico. Cerca il seggio dove puoi
votare nella tua città, basta un euro e
un’età compresa tra i 14 e i 29 anni
***********************************************

Stai con noi
Iscriviti al Partito democratico per
aiutarci a costruire una politica nuova,
la politica che vogliamo

Il 18 e 19 ottobre,
in tutti i circoli della Toscana,
potrai chiedere e ritirare la tessera del Partito
democratico.
Inizia il primo tesseramento del PD: diventa
protagonista della nostra storia, per noi
la tua adesione è importante.


TANTI PER CAMBIARE
http://www.pdtoscana.it/

STRUTTURA DEL CIRCOLO - NOMINE REFERENTI

Ufficio Adesioni PD - Tesseramento :
Andrea Misuri
Susanna Agostini
Giovanna Ruscito
Silvia Dell’Acqua
Daniele Caruso

Tesoriere:
Alessandro Crudeli

Iniziative Incontri e organizzazione:
Susanna Agostini
Ugo Caffaz
Silvia Dell’Acqua
Oriella Ferrini
Riccardo Nencini
Sandra Cavicchioli

Referente Comunicazione:
Silvia Dell’Acqua

Referente Grafica:
Mariangela Monaci

Rapporti Istituzionali:
Ugo Caffaz
Elisabetta Meucci
Riccardo Nencini
Susanna Agostini
Toni Compagno

Rapporti con la Stampa “Osservatorio”:
Anna Bucciarelli
Oriella Pieracci
Paolo Novaselich

Focus Territorio:
Toni Compagno
Giovanna Ruscito
Bruno Marcelli
Giovanna Cella

Territorio e Università:
Oberdan Armanni
Oriella Pieracci
Paola Puma

Referenti Circolo d’ Ambiente :
Serge Domingie

Referente responsabile rassegna stampa informazioni-notizie e curiosità dal mondo:

Bruno la mela

Gruppo e Iniziative Giovani:
Daniele Caruso
Silvia Dell’Acqua
Lorenzo Segatta
Giulio Cappelli

Tempi e Spazi del Centro Storico (dal tramonto all’alba)
Ferdinando Gioffrè

Rimane la piena disponibilità ad accogliere proposte e idee per chi fosse interessato ad argomenti o ad organizzare gruppi di lavoro su temi specifici

BENVENUTO/A/I

Il nostro circolo fa riferimento per riunioni, materiale e quant’altro alla sede del partito di via Venezia, 2 (in attesa di una nuova sede sul territorio).

Coordinatrice Circolo Oriella Ferrini
Coordinatrice di Quartiere Sara Martini

giovedì 9 ottobre 2008

salta banchino tesseramento previsto il 17 e18 è confermato volantinaggio il 20 ottobre

cari tutti,
non riusciamo a fare il banchino del tesseramento per il prossimo sabato (11 ottobre) e rimandiamo la partecipazione di tutti alla più ampia manifestazione del prossimo fine settimana del 17/18 ottobre.
20 ottobre GIORNATA NAZIONALE DEI TRASPORTI la manifestazione pro tramvia a cui abbiamo invitato a partecipare tutti i candidati a sindaco.
Il 20 di ottobre il Partito ha indetto la giornata nazionale di sostegno al trasporto pubblico. A Firenze stiamo vivendo polemiche forti e pretestuose, alimentate da un centro destra aggressivo e prepotente, sul progetto di tramvia, che per noi al contrario rappresenta e rappresenterà sia un elemento forte di intervento per una mobilità sostenibile, sia di continuità nelle politiche amministrative e ambientali tra l'amministrazione comunale uscente e la prossima. Come partito di Firenze, in pieno accordo tra segreterie metropolitana, cittadina e Forum Ambientalismo del fare, riteniamo importante cogliere l'occasione del 20 ottobre per dare una risposta forte, coesa e visibile sulla questione tramvia. Siamo quindi a proporre, all'amministrazione in carica ed ai candidati alle primarie per concorrere all'elezione del Sindaco di Firenze, di partecipare alla manifestazione-volantinaggio che il PD di Firenze ed il Forum Ambientalismo del Fare stanno organizzando lunedì 20 ottobre alle ore 11,30 in Piazza del Duomo a Firenze.
Certi del vostro sostegno, un cordiale saluto Sergio Gatteschi & Oriella Ferrini Coordinatori Forum Ambientalismo del Fare PD Area metropolitana di Firenze
cell. ++393384759461 http://www.tramfirenze.it/ skype sergio.gatteschi

A PROPOSITO DI SCUOLA, MI E' STATO SEGNALATO QUESTO BRANO DI PIERO CALAMANDREI

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l'11 febbraio 1950. Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli, ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Pubblicato nella rivista "Scuola democratica", 20 marzo 1950

martedì 7 ottobre 2008

INFORMAZIONI UTILI: IL 25 ottobre UN TRENO SPECIALE X MANIFESTAZIONE ROMA - TESSERAMENTO - ISCRIZIONE ALBO SCRUTATORI

Cari Fondatori

1) è aperta la campagna di tesseramento ed è necessario dare tutti una mano come possiamo e quando vogliamo basta portare le tessere ai fondatori che si conoscono o PASSAREPAROLA le tessere si possono trovare telefonando al coordinatore del circolo Oriella Ferrini 3393737454 3317296723 oppure a Agostini Susanna 3285304372 ; Giovanna Ruscito 3471119024; Misuri Andrea 3476713199.

2) è tempo per l'iscrizione all'albo degli scrutatori del Comune di Firenze. Questo può servire per trovare nuovi scrutatori per le prossime elezioni amministrative ed europee. Vi ricordiamo che la scadenza dell'iscrizione all'albo è entro 30 Novembre 2008. Comunque trovate i documenti e le informazioni utili anche in rete civica.

3) partito organizza un treno speciale -gratis - per la manifestazione a roma del 25 ottobre partenza intorno alle 6 di mattina e ritorno a mezzanotte circa chi intende partecipare dovrebbe comunicarmi l'adesione e provvedo a girare i nomi agli organizzatoricari saluti Oriella Ferrini 3393737454 3317296723