domenica 29 giugno 2008

...ancora sui Comitati del Prof.A.R. 'Andata e Ritorno'...mentre il PD si organizza in Toscana


Ieri, 28 giugno, per Firenze si è presentata una giornata piuttosto ‘particolare’ perché da una parte si è svolto il Congresso Regionale del PD per l’approvazione degli organi direttivi, nonchè del primo Statuto Regionale del PD a livello nazionale, e da un’altra parte il Congresso dei Comitati per il paesaggio (definiti il 18 luglio 2007 dallo stesso Prof. A.R. – Andata e Ritorno – come quelli del ‘fai da te’ o del ‘cortile accanto’, qualcun altro li ha definiti ‘del no’ e sono d’accordo); due situazioni contrapposte: l’una per responsabilità di guida politica della Regione e l’altra contro la stessa per principio come eccellenza.
Devo aggiungere che la giornata era anche ‘particolare’ perché ha visto la partecipazione del Prof. S.Settis, relatore delle modifiche recenti al ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’, in una prima (?) partecipazione pubblica (sempre dopo le modifiche del ‘Codice’) proprio in merito alle problematiche paesaggistiche e guarda caso proprio con i Comitati del Prof. ‘Andata e Ritorno’.

- In merito alle modifiche apportate al ‘Codice dei beni culturali e del paesaggio’ dal Prof. S.Settis non posso dire altro che si tratta di ‘un’occasione persa’, con assenza (con segno tangibile) di recepimento della ‘Convenzione Europea del Paesaggio’, permeata di una visione ‘vecchia’ legata alla L. 1497/39 e i ‘beni paesaggistici’ e con scarsa attenzione versi i 'paesaggi', quindi un'occasione forzata di allontanamento dall’Europa (essere uno storico o letterato non vuol dire essere adatto anche a legiferare da tecnico).
I Comitati accusano la Regione Toscana (oltre che di tutto) di scarso controllo verso l'operato dei Comuni (eppure lo stesso Settis prevede che i Comuni possano essere anche capaci di gestire i 'paesaggi') e l’ambiente, come se i Piani e Programmi regionali di settore ambientale (forestale, agricolo, rurale, dell’aria, energetico, del mare, delle aree protette, ecc…) fossero favole o non esistessero, come pure il principio di sussidiarietà sparisce e non esiste per i Comitati - forse perchè c’è da parte loro una chiusura preconcetta e un rifiuto stabilito ad informarsi sulle politiche del territorio. Del loro ‘patron-guru', il Prof. ‘Andata e Ritorno’, ne sono tutti entusiasti e forse anche preoccupati per il suo stato psicofisico, come lo furono i suoi avvocati quando scoppiò la ‘bomba Monticchiello’ (approvata due volte al tempo dallo stesso Prof. ‘Andata e Ritorno’) e intentarono la difesa contro la ‘Iniziative Toscane’ affermando che ‘…le condizioni di salute psicofisica del Prof. Asor Rosa non potranno continuare a beneficiare della realtà in cui si era calato…’ (che tradotto voleva dire che nel suo casale non avrebbe più potuto vivere come prima, una dichiarazione a suo tempo veramente improntata alla difesa del paesaggio visto dalle sue finestre, direi…poverino), per cui si può definire un S. Sebastiano del ‘suo’ territorio.

I Comitati devono essere formati da presenze ‘particolari’ perché:
- pur sforzandomi non riesco a capacitarmi di come abbiano potuto raggiungere il luogo di incontro se con mezzi di trasporto contemporanei propri o pubblici, comunque fruendo di strade asfaltate, ferrate, aeree o se hanno lo strano potere del ‘teletrasporto’,
- si definiscono fuori da ogni riferimento partitico e trasversali, però ci tengono a dire che all'interno sono presenti tutte le forze politiche da destra a sinistra e da sinistra a destra,
- sembra che non comprendano che lo ‘stato attuale’ del territorio non è altro che la risultante di politiche e azioni sul territorio determinate da esigenze di sviluppo e miglioramento di vita sommatesi nei secoli.

- le case coloniche non erano certo posizionate per motivi 'pittoreschi o paesaggistici' e se sono sparse sul territorio era per il sistema economico mezzadrile, di certo non per altri motivi.
- noi possiamo godere della bellezza della Maremma perchè è stata bonificata dalle paludi (uno stravolgimento della situazione 'naturale' e paesaggistica) per esigenze socio-economiche.

- per spingermi oltre vorrei capire come non si possa comprendere che molti isolati del centro storico di Firenze (dove già nel '500 vigeva un regolamento edilizio) non siano altro che risultanze (arrivate ai nostri giorni) di abusivismo edilizio dettate da superfetazioni, vi sono casi in cui a malapena ai piani bassi nelle chiostre interne arrivi la luce per quanto sono ravvicinate le pareti.

- molte opere architettoniche antiche, ad esempio ponti o acquedotti ed anche borghi, sono segni talmente forti e prevalenti sul paesaggio 'naturale' che oggi sarebbe quasi impensabile realizzarli (dovrebbero passare al vaglio di varie valutazioni).

- il Prof. 'Andata e Ritorno' non vorrà venirci a raccontare che la 'sua' Monticchiello e il suo casale siano sorti alle origini dei tempi, tutto contemporaneamente, e che non è vero che siano altro che il risultato della 'vita' degli abitanti del luogo? che il borgo non dia luogo a letture di espansioni nel tempo? che dove sorge il casale di sua proprietà prima non c'era la terra libera da costruzioni e che la strada per raggiungerlo sia un illusione ottica?

Se vogliamo parlare di 'qualità architettonica' sono d'accordo, troppi geometri operano su un territorio 'sensibile' e sono proprio loro quelli a cui si affidano le varie imprese costruttrici in Toscana - a Monticchiello il progetto delle villette approvato due volte dal Prof. 'Andata e Ritorno' è stato redatto dai geometri.

Non ho avuto la possibilità di partecipare di persona al convegno dei Comitati senza non per questo aver preso visione dei primi documenti presentati sul loro sito e altri. Di tutte le letture e aggiornamenti riguardante l’incontro di ieri credo che la migliore analisi ‘lucida e onesta’ (com’è nel suo stile) l’abbia data il Prof. M.Morisi attraverso le pagine de ‘La Repubblica’, di oggi, con l’articolo ‘Toscana Sapiens’, di cui invito alla lettura e che sarà mia cura poterlo proporre all’interno del nostro blog.

Termino con alcune parole del Prof. Romano Viviani: ‘Non esiste l’urbanistica buona, esistono i buoni amministratori’.

- strano destino di due uomini che hanno vissuto le stesse stagioni: R.Viviani ci lascia attraverso i suoi scritti e le sue azioni un bel ricordo di 'riflessioni volte al bene del prossimo che vive il teritorio', A. Rosa crea e ci lascia 'dubbi, divisioni e incertezze' per il suo operato egoistico e anacronistico.

bruno la mela

2 commenti:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Bruno, mi farebbe piacere tenermi in contatto anche con voi perchè è mia intenzione sviluppare un mio progetto di videoconferenza tra circoli su alcuni temi e dibattici. Buona giornata a tutti da Tiziano communicator PD Vicenza

bruno la mela ha detto...

Caro Tiziano,
è con sorpresa e con piacere trovare un lettore da Vicenza, per questo ti posso dire che sabato è stato approvato il primo Statuto regionale del PD (Toscana) e il prossimo fine settimana sarà la volta della direzione quindi si potrà finalmente ripartire in Toscana.
E' in corso anche l'organizzazione della Festa Democratici a Firenze per fine agosto, in Fortezza da Basso, che si preannuncia ricca di iniziative alla quale potrai partecipare per capire come si muove la regione 'rossa'.
Io seguo le questioni urbanistiche e del territorio interessanti la Regione e mi farebbe piacere anche sapere degli sviluppi in merito alla Base U.S.A. (famigerata).
E' anche nostro interesse ad entrare in contatto anche con altre esperienze territoriali di Circolo anche per ritrovare delle basi comuni per il PD ed avviare quel progetto di radicamento sul territorio.
Cari saluti, Bruno