martedì 10 giugno 2008

Drin drin...telefono!







E’ di oggi la notizia che ci rattrista tutti - il Principe Vittorio Emanuele di Savoia non parlerà più al telefono in Italia e rinuncerà anche a fare battute – per colpa delle intercettazioni, una vergogna d’Italia. Non è che ci mancassero le sue conversazioni (anche se ci hanno divertiti tutti), però bisogna riflettere…
Le famose ‘spiate’ violano la privacy, ma di chi?
Degli uomini ‘pubblici’ le cui conversazioni però sono private, quindi lavorano a balzelli…senza telefono sono pubblici e con sono privati. Se un Sindaco intrallazza di mazzette al telefono su un’opera da realizzare, da parte del Comune, sta conversando in privato. Se un parlamentare è a colloquio con un mafioso o camorrista non va disturbato, è privacy. Se uno spacciatore si sta mettendo d’accordo sul ‘carico’ e lo scopri mentre è in conversazione telefonica non puoi fare niente, è privacy.
Tutto privacy, è questo il messaggio, anche per la gestione ‘pubblica’ che ben si sa che si intende ‘privata’ per il genio del Mago.




Ma è vero che chiunque delle forze dell’ordine può attaccarsi a un numero e ascoltare? Direi proprio di no! Ci vuole un’autorizzazione, non sempre facile ad aversi e ben motivata da parte della Magistratura.
Ma allora il punto dov’è? Troppe pubblicazioni inutili.
C’è un altro punto? Eccome, troppi a delinquere.
Ancora uno e forse il più importante: si vuol fare intendere che la gestione del ‘bene pubblico’ o ‘bene comune’ è limitante e vecchia come idea, il ‘pubblico’ non è più un valore bensì un ostacolo, il gestore o responsabile del pubblico se vuole operare deve agire secondo le regole del ‘privato’ e quindi anche quando è al telefono in ufficio o in orario di lavoro è in ‘pausa privacy’ e il cittadino che ha diritto di sapere come è gestito e tutelato quel servizio non deve sapere e non può dubitare.
Poi se ci sono stati importanti risultati giudiziari grazie alle intercettazioni telefoniche, non importa, bisogna risparmiare e lasciare ‘lavorare liberi’, se no si limita la democrazia e la libertà personale sacra e inviolabile.







Nessun commento: