sabato 7 giugno 2008

Resoconto "Question time" Aula Senato giovedi 5 giugno con la ministra Carfagna

Di seguito gli interventi nel corso del "Question time" nella seduta pomeridiana del Senato di giovedì 5 giugno con la ministra Carfagna sulla violenza contro le donne.
RESOCONTO STENOGRAFICO
Aula Senato
Presidenza del presidente SCHIFANI
Question time pomeriggio di venerdì 5 giugno 2008
PRESIDENTE. Passiamo ora allo svolgimento di interrogazioni a rispostaimmediata riguardanti la violenza sulle donne, cui rispondera` il ministroper le pari opportunita`, onorevole Carfagna.I senatori hanno facolta` di rivolgere le loro domande al Ministro perdue minuti ciascuno.
POLI BORTONE (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
POLI BORTONE (PdL). Signor Presidente, rivolgiamo i migliori epiu` cordiali auguri al Ministro che per la prima volta viene in quest’Aula, perche´ possa portare a termine quei tanti bei progetti che gia` abbiamoascoltato e che ha molto chiari nella sua mente.Parto subito da una dolente nota, io che sono un membro della maggioranza:qualcuno chiedera` come mai ci sono stati tagli anche sul Ministerodelle pari opportunita` per finanziare il recente provvedimento sull’ICI.Questi tagli hanno portato – voglio dirlo ad alta voce, non perche´faccio parte della maggioranza, ma perche´ ne sono profondamente convinta– a qualcosa di positivo, perche´ operare dei tagli al Ministero dellepari opportunita` per la soppressione dell’ICI per la prima casa e` un fattoestremamente apprezzabile, considerato che il tema della famiglia non e`avulso dalle pari opportunita` ne´ dagli obiettivi del nostro Governo. Diro`di piu`: si tratta di un tema che nei fatti e` molto vicino agli obiettivi programmaticiche intendiamo, con il suo ausilio e quello di tutti i Ministri,portare avanti. Oltretutto, se consideriamo che la casa non e` soltanto unluogo fisico ma anche di valori, siamo profondamente convinti che siastato anche opportuno intervenire con un taglio sul Ministero.Non abbiamo trovato ugualmente opportuno chi, invece, negli anni precedenti, ha operato dei tagli sullo stesso Ministero delle pari opportunita`, di questo mi potra` dare conferma lei, onorevole Ministro: da quello che mi risulta, nel 2007 proprio dal capitolo dei diritti per le pari opportunita`sarebbero stati sottratti 300.000 euro per il festival del cinema diRoma e 490.000 nel 2008 sempre per lo stesso festival. Ritengo sarebbestato piu` utile investirli in altro modo.
FRANCO Vittoria (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
FRANCO Vittoria (PD). Signor Presidente, signora Ministro, il GovernoProdi ha previsto nella legge finanziaria per il 2008 uno stanziamentodi 20 milioni di euro per un piano d’azione contro la violenza sessuale.Fu uno strappo encomiabile alla regola, frutto dell’impegno delledonne; si trattava di un fondo istituito come prima e rilevante rispostaai dati drammatici sulla violenza contro le donne, che e` diventata –come lei sa – la piu` frequente causa di morte, un vero e proprio allarmesociale. Tra i primi atti del Governo Berlusconi vi e`, invece, la cancellazionedi quel fondo e la sua destinazione alla copertura dell’abrogazionedell’ICI. La conseguenza di quell’atto che giudichiamo gravissimo – malo sa benissimo – e` che vi saranno meno risorse per le donne maltrattate,offese e violentate, per i centri antiviolenza e per la prevenzione.Le chiedo, signora Ministro, se intende adoperarsi perche´ quel fondovenga reintegrato. Se cosı` non fosse, tante donne, oltre a subire violenza,dovranno soffrire anche per la mancanza di aiuto e di quel sostegno spessoprezioso per dare loro la forza di continuare a vivere. Quelle donne sarannopiu` sole e lei lo sa; le vittime sono 14 milioni e nel 70 per centodei casi la violenza si esercita in famiglia; molto si puo` fare per prevenirla,ma occorrono risorse adeguate e azioni concrete.
BOLDI (LNP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
BOLDI (LNP). Signor Presidente, Ministro, ho sentito sue precedentidichiarazioni e so che lei si adoperera` a fondo per cercare di portare dellesoluzioni al tema della violenza sulle donne che, purtroppo, e` assolutamentealla ribalta in questi ultimi giorni. Parlo da donna e anche da madre,considerato che si e` arrivati al punto che le mamme hanno timore alasciar andare da sole per strada le proprie figlie. Cio` non toglie comunqueche anche la violenza domestica tocchi punte altissime.Credo, dunque, che vada investito moltissimo soprattutto sotto l’aspettodella prevenzione che, a mio avviso, deve partire da un cambiamentodi base nella cultura del nostro Paese, nella cultura dei nostri uomini,insegnando anche a chi viene da fuori del nostro Paese un certomodo di comportarsi. Vorrei sapere come il Governo intende muoversi in questo campo.
CARLINO (IdV). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
CARLINO (IdV). Signor Presidente, onorevole Ministro, onorevoli colleghi, la violenza nei confronti delle donne, come tutti ormai sappiamoe come le cronache puntualmente ci ricordano, e` un male sempre piu` diffusodel nostro tempo, autentico esempio di un degrado morale e civile cuista andando incontro la societa` in cui viviamo. E ` anche, forse, la partepeggiore di una tendenza che vede emergere sempre piu` lo sgretolamentodell’idea di famiglia e il sopruso dei piu` forti nei confronti dei piu` deboli.E`una questione delicata, dolorosa, che andrebbe affrontata con un impegnocondiviso, uno sforzo comune e coordinato delle istituzioni, associazionidi volontariato, organizzazioni.Mentre il Governo e` impegnato a dimostrare l’improbabile equazionecriminalita` uguale immigrazione, i dati dell’EURES ci dicono che in Italiaun omicidio su quattro viene compiuto in famiglia, tra le mura domestiche.Di questi omicidi, il 70 per cento ha come vittime donne e quasi sempre,salvo casi rarissimi, il colpevole e` un conoscente o un congiunto diretto.Una ricerca ISTAT del 2006 mostrava dati allarmanti circa la violenzafisica e sessuale subita dalle donne: 6.743.000 le donne dichiaratevittime di soprusi; sempre nel 2006 si sono registrati 74.000 tra tentativie stupri veri e propri: di questi, il 70 per cento sono stati compiuti da partnero ex partner, a dimostrazione che questo dramma alberga piu` nel silenziodella vita privata che non nel clamore mediatico suscitato dai reaticompiuti da extracomunitari o immigrati clandestini.Credo che il quadro che abbiamo di fronte sia chiaro. Ecco perche´ e`con sconcerto e rammarico che l’Italia dei Valori e l’intera opposizionehanno appreso del taglio di 20 milioni di euro effettuato per lasciar postoall’eliminazione dell’ICI. Certo, non e` una cifra esorbitante se confrontatacon altri pesanti e discutibili tagli, come i 400 milioni per l’ambiente o i353 milioni per il trasporto pubblico locale, ma e` indicativa, a nostro avviso,della superficialita` e del cinismo con cui il Governo intende mettermano al problema. Quei 20 milioni erano destinati ad un Piano per la prevenzionecontro la violenza sulle donne e con consenso unanime del Parlamentoerano stati approvati con la legge finanziaria 2008 ed avevano gia`un preciso impegno di spesa: attivazione di numeri verdi, osservatorio peril monitoraggio delle violenze, campagne di promozione sociale, sostegnoalle associazioni territoriali. Niente di tutto questo vedra` la luce.Per questo, ministro Carfagna, chiediamo come intende reagire perrecuperare i fondi per rilanciare i servizi programmati e quali provvedimenticoncreti pensa di mettere in atto per prevenire e contrastare il fenomenoin ascesa della violenza sulle donne.
PRESIDENTE. Ha facolta` di rispondere congiuntamente agli interroganti il ministro per le pari opportunita`, onorevole Carfagna.
CARFAGNA, ministro per le pari opportunita`. Signor Presidente,onorevoli senatori, ringrazio le senatrici intervenute per i quesiti chehanno voluto rivolgermi questo pomeriggio, perche´ mi danno cosı` l’opportunita`di chiarire la vicenda relativa al taglio del fondo contro la violenzasulle donne e di anticipare quei provvedimenti che intendo intraprendereper contrastare il dolorosissimo fenomeno della violenza sulle donne.In relazione all’azzeramento del fondo relativo al Piano di contrastodella violenza contro le donne e alle polemiche che ne sono seguite, mipreme sottolineare che il Governo ha ben chiaro quale sia la portata nelnostro Paese del problema in oggetto ed e` altrettanto ben chiaro quantoil fenomeno sia in aumento.E`peraltro di tutta evidenza che contrastare il fenomeno della violenzacontro le donne voglia dire tutelare i minori, spesso spettatori passividi violenza contro le loro madri. I centri antiviolenza svolgono edhanno svolto una funzione indiscutibile per aiutare donne e bambini in difficolta`,collaborando attivamente con la magistratura per proteggere le vittimedi reati gravissimi, sostenerle ed aiutarle nel processo di recupero didignita` e di serenita` della loro vita.Questo Governo intende rispondere con i fatti alle problematiche cheaffliggono la nostra societa`; appare sinceramente pretestuoso utilizzare laquestione degli tagli imposti dal recente decreto-legge n. 93 del 27 maggioscorso per scatenare polemiche destituite di fondamento. Vi spiego il perche´ di cio`. Nessuna sottovalutazione vi e` stata in ordine alla gravita` e allaportata del fenomeno. Il Dicastero ha anche ben presente l’importanza chei centri di contrasto alla violenza hanno nella vita del nostro Paese e nellatutela dei soggetti deboli, ma, come risulta da recentissimi dati ISTATsulla violenza ai danni delle donne, soltanto il 2,8 per cento si rivolge atali centri, che pertanto dovranno essere oggetto di una seria riflessione,ovviamente con gli operatori del settore.Si tratta di un lavoro gia` avviato dal mio predecessore, che ritengoopportuno e doveroso portare a termine, anche perche´ risponde alle giustesollecitazioni provenienti dallo straordinario mondo degli operatori deicentri antiviolenza. Vorrei ricordare agli interroganti che, al fine di promuoverequeste politiche, presso la Presidenza del Consiglio dei ministrie` istituito un fondo, denominato Fondo per le politiche relative ai dirittie alle pari opportunita`. Lo stanziamento di tale Fondo, senatrice Franco,non e` stato ridotto ed e` tale che con esso e` possibile realizzare un ampiospettro di politiche per i diritti e le pari opportunita` tra cui, naturalmenteed ovviamente, anche azioni di contrasto alla violenza sulle donne.Le risorse del suddetto Fondo sono pari, per il 2008, a 96,8 milioni dieuro complessivi (50 milioni di euro del 2008 piu` l’importo non speso del2007, pari a 46,8 milioni di euro, che e` stato riassegnato al Dipartimento).Le risorse di cui oggi e` possibile disporre sono quindi pari a 72 milioni dieuro, determinati sottraendo all’ammontare complessivo del Fondo (96,8milioni) le somme impegnate e da impegnare, rispettivamente pari a 9,2milioni ed a 11 milioni, per le attivita` gia` avviate dal Dipartimento dall’iniziodel 2008 a tutt’oggi, nonche´ le somme accantonate dall’ufficio di ra-Senato della Repubblica – 14 – XVI LEGISLATURA15ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Resoconto stenografico 5 giugno 2008gioneria della Presidenza del Consiglio da gennaio ad oggi per le nuoveleggi, pari a 4,6 milioni di euro. Si tratta di numeri di cui gli interrogantisicuramente saranno a conoscenza, in quanto traduzione puntuale e precisa,senza margini di interpretazione, dell’attivita` contro la violenza sulledonne posta in essere da chi mi ha preceduto alla guida del Ministerodelle pari opportunita`.Dato il nuovo clima politico che sembra essersi instaurato in questalegislatura, non e` certo mia intenzione innescare polemiche contro chi miha preceduto, ma i numeri sono tali da permettere un’analisi pacata ed approfonditasulla questione, senza scaricare responsabilita` dei recenti fattidi cronaca su chi si e` appena insediato al Ministero per le pari opportunita`,avviando uno screening sulle attivita` fin qui predisposte per cercaredi conservare quanto di buono e` stato fatto finora.Ricordo altresı` agli interroganti che lo stanziamento da destinare peril 2008 al contrasto alla violenza sessuale di genere potra` quindi essereincrementato con decreto del Ministro per le pari opportunita`, rispetto ai3 milioni di euro previsti dal cosiddetto decreto Pollastrini, nei limiti dellacomplessiva disponibilita` di 72 milioni di euro. E`una somma notevoleche potra` – a mio avviso, dovra` – aggiungere risorse ed attivita` importantirispetto a quelle gia` poste in essere. Credo sia una risposta quantitativaalle tante polemiche di questi giorni sui tagli alle risorse per il contrastodelle violenze sulle donne. I soldi, sia chiaro, ci sono; vanno spesi ovviamentecon coscienza e senso di responsabilita`.Gli italiani, dalla politica in generale e dal Governo in particolare,chiedono concretezza e risultati immediati. Pertanto, per quanto riguardale azioni di contrasto della violenza sulle donne, verranno presentati neiprossimi Consigli dei ministri due distinti disegni di legge. Il primo diessi, di cui sinteticamente illustrero` i punti salienti, e` denominato «Misurecontro gli atti persecutori», con riferimento al cosiddetto fenomeno dellostalking, che negli ultimi anni e` balzato purtroppo agli onori della cronacae che richiede interventi mirati, in parte gia` predisposti ma non approvatinella scorsa legislatura. E ` mia intenzione, e del Governo che qui rappresento,ripartire dalle misure contro lo stalking che, con il plauso dell’alloramaggioranza e dell’allora opposizione, furono approvate in Commissionegiustizia senza mai pero` approdare in Aula, a causa della chiusura anticipatadella XV legislatura. Sara` questa un’importante modifica legislativa,che creera` un’autonoma figura di reato, giustificata dall’inadeguatezza delnostro codice a prevenire, contrastare e punire severamente una condottasempre piu` diffusa, anche perche´ blandamente punita dallo stato attualedella legislazione. Il secondo disegno di legge, dal titolo: «Misure controla violenza sessuale», verra` presentato prossimamente.Prima di concludere, rispondendo alla domanda della senatrice PoliBortone, mi preme rilevare che stiamo procedendo ad un’analisi accuratadel bilancio che abbiamo trovato in eredita`. Da una prima verifica dei capitolidi spesa risulta che, per l’assegnazione dei fondi, sono state privilegiateamministrazioni politicamente in linea con il precedente Governo eche, in particolare, per la Festa del cinema, nel 2007 sono stati stanziati –Senato della Repubblica – 15 – XVI LEGISLATURA15ª Seduta (pomerid.) Assemblea - Resoconto stenografico 5 giugno 2008parliamo sempre del fondo del Ministero per le pari opportunita` – 300.000euro e nel 2008 (precisamente il 10 aprile 2008, quindi tre giorni primadelle elezioni politiche del 13 e 14 aprile), i fondi stanziati per la Festadel cinema dal Ministero per le pari opportunita` sono stati ben 490.000euro.In conclusione, ritengo di poter rassicurare gli interroganti riguardoalle azioni di contrasto al dolorosissimo fenomeno di cui stiamo trattando.Ritengo che tutte le misure e le iniziative per contrastare il fenomeno dellaviolenza sulle donne, al vaglio del Governo e del Ministero che ho l’onoredi rappresentare, non verranno minimamente intaccate dal recente decretoleggedel Governo. (Applausi dai Gruppi PdL e LNP).
PRESIDENTE. Hanno adesso facolta` di replicare gli interroganti, per un minuto ciascuno.
POLI BORTONE (PdL). Domando di parlare.P
RESIDENTE. Ne ha facolta`.
POLI BORTONE (PdL). Desidero ringraziare il Ministro per la suaprecisissima relazione. Naturalmente anche noi auspichiamo che in seguitoil denaro sia speso bene e, soprattutto, che siano efficaci gli interventi efunzionino quei centri antiviolenza dei quali parlava il Ministro, chehanno visto anch’essi discriminazioni di carattere politico, oltre che di caratteregeografico: non mi pare che nel Sud d’Italia ci siano stati grandifinanziamenti ai centri antiviolenza.Mi auguro che possano cessare anche queste forme di discriminazionee che il suo Ministero, spendendo a tempo debito tutte quante le risorseche lei opportunamente ha inteso ricordare, possa operare in manieradecisamente efficace rispetto al tema della violenza, compiuta non soltantosulle donne – ahime´ – ma anche sui bambini, sui minori e su tuttele fasce deboli, che e` diventata quasi un modus vivendi di questa societa`assolutamente priva di valori.
FRANCO Vittoria (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
FRANCO Vittoria (PD). Ringrazio la signora Ministro per le sue risposte; prendiamo atto delle cifre che ha esposto, ma ammettera` che sempre di sottrazione di fondi e di risorse alle politiche per le pari opportunita`si tratta e mi chiedo perche´ il Governo abbia deciso di attingere proprio alfondo per la violenza, il che ha, come lei converra`, un grandissimo valoresimbolico. Se proprio teneva al provvedimento sull’ICI, probabilmente potevareperire altre risorse ed utilizzare altri fondi.Per quanto riguarda le altre misure, siamo naturalmente disponibili adun confronto serio e costruttivo sullo stalking, visto che siamo stati i primi a proporlo, e, se il Governo e la maggioranza terranno conto anche dellenostre proposte, saremo ovviamente disponibili a discutere insieme unprovvedimento serio, efficace ed adeguato.
BOLDI (LNP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
BOLDI (LNP). La ringrazio, Ministro. Sono certa che lei portera`avanti con determinazione il compito affidatole dal Governo di curare eimplementare le pari opportunita` in questo Paese.Ribadisco che, oltre a provvedimenti di tipo punitivo, e` fondamentaleche si facciano grandissime campagne per cambiare un certo tipo di mentalita`,per insegnare ai nostri ragazzi che le donne vanno rispettate.Quando noi avremo ottenuto cio`, meta` del problema relativo alla violenzasulle donne sara` risolto. (Applausi dai Gruppi LNP e PdL). Grazie, Ministro.CARLINO (IdV). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolta`.
CARLINO (IdV). Onorevole Ministro, lei ha parlato di fondi per lepari opportunita` in modo generico e ha fatto distinzione fra vecchio enuovo Governo. Noi dell’Italia dei Valori riteniamo che il problema debbaessere risolto senza tener conto del colore politico di appartenenza, ma attraversoun senso di responsabilita` politica istituzionale trasversale. Solocon la volonta` di tutto il Parlamento si puo` risolvere questo delicato problema,anche abbreviando i tempi.A proposito dello stalking, cui lei ha fatto riferimento, le ricordo chel’Italia dei Valori ha presentato una proposta di legge in merito sia nellapassata legislatura che in quella presente, nella speranza che venga accoltanel piu` breve tempo possibile, a tutela delle donne. Dal momento chesiamo alla vigilia della futura manovra di bilancio, potrebbe essere utileche gia` nella prossima discussione del DPEF il Governo si impegni a rafforzaregli strumenti utili per le politiche antiviolenza.Auspichiamo, pertanto, che le promesse dell’onorevole Ministro sitraducano ben presto in fatti concreti e non restino solo parole.
PRESIDENTE. Lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediatasull’emergenza alluvione in Piemonte e sulla violenza sulle donne e`cosı` esaurito.Onorevoli colleghi, non posso che compiacermi della riattivazionedell’istituto del question time, che consente a colleghi di maggioranzaed opposizione di poter sottoporre i propri atti ispettivi al Governo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli intervenuti e i componenti del Governo per il contributo oggi apportato.Commissioni permanenti, composizione e convocazione.
cari saluti
Senatrice Vittoria Franco - Ministro Pari Opportunità del Governo Ombra
Pal. Madama 0667063156 – 0667064156 - Resp. Segr./Uff. Stampa Paolo Maggi 333 4798910

1 commento:

bruno la mela ha detto...

...come disse Berlusconi a Taormina in campagna elettorale '... Verrebbe da dire 'allontana da me questo calice...' ma non sarà possibile allontanarlo".