giovedì 5 giugno 2008

"Intanto il governo penalizza le attività culturali" Le linee programmatiche del ministro dei beni culturali sono state enunciate. Oriella Pieracci

La relazione del Ministro Bondi e' generica e contraddittoria. Un indice senza priorita' che non tiene conto dei numerosi tagli subiti proprio dal ministero della Cultura” questa la dichiarazione del capogruppo del PD in commissione Cultura alla Camera.

L'audizione del Ministro per i Beni culturali sulle linee programmatiche del suo dicastero sembra abbia totalmente ignorato che il partafoglio ha grosse falle.

Probabilmente il ministro Bondi pensa che il suo programma costi poco e soprattutto bastino le tante affermazioni di principio e magari qualche magia!.

Gli interventi per la tutela del paesaggio, sono difficilmente realizzabili visti i tagli al fondo per il recupero dei paesaggi compromessi e degradati. Ma anche l'azzeramento del fondo per il restauro degli immobili dei centri storici, e quello per il recupero e la conservazione degli edifici riconosciuti patrimonio dell'umanita' dall'Unesco creano sconcerto, saranno difficilmente sostenibili le attività di Restauro delle Soprintendenze e dei Comuni.

Per non parlare della forte riduzione delle risorse destinate all'industria cinematografica (tax credit), al Fondo Unico per lo Spettacolo (FUSI) e all’ editoriale (centro del libro e della lettura).
I tagli si abbattono su Fondi, istituzioni culturali e soprintendenze, su Festival con programmazioni già avviate, su progettazioni già approvate ed appaltate.
Non meno allarmante la posizione del ministro che assolve i primi atti del Governo anche se si tende a vedere nella cultura un settore improduttivo, “al massimo assimilabile all'intrattenimento come ha affermato il ministro nella sua replica”.

Non è finita qui… la scure si abbatte sullo sport, società sportive e polisportive per effetto del provvedimento governativo che taglia i finanziamenti destinati allo sport nel triennio 2008/2010, spariscono le risorse per la promozione dello sport di massa, assegnati allo sport di base e anche i fondi per il Comitato Paraolimpico (lo sport dei disabili).

Poi ancora sulla pelle delle donne sono cancellati i milioni destinati al piano contro la violenza sessuale.
Cosa ha da dire in proposito la ministra alle Pari Opportunità Mara Carfagna? Se è vero che la sicurezza è la prima preoccupazione di questo esecutivo allora per quale distratto pregiudizio non si considera questo tema sicurezza di tutti e di tutte, sembra si ignorino le tante vittime della violenza maschile, tutte quelle madri, mogli e sorelle senza nome che ogni giorno subiscono violenza tra le mura domestiche di questo Paese.

Nell’ articolo di Cusmai Enza pubblicato 8/5/2008 da “Il giornale” si riportavano i desolanti dati Istat per metà degli italiani il titolo di studio più elevato è la 3° media (il 48,5% della popolazione fra i 25 e 64 anni) il profilo del popolo italiano che ne emerge è che sia poco istruito con un alto tasso di abbandoni scolastici.

Allora forza caro ministro Sandro Bondi, questi beoti italiani si lascino pascolare nel vuoto consumo acritico... meglio future veline e potenziali stupratori che cittadini consapevoli e malauguratamente troppo impegnati; fin da subito meglio non rischiare un futuro popolo di intellettuali.

1 commento:

bruno la mela ha detto...

Oriella,
non ti devi 'scaldare' perchè prima devi capire vari concetti:
1) la Cultura è passiva e non è 'azione'.
2) la Cultura è in mano alla sinistra.
3) le Istituzioni culturali rientrano nel settore della Pubblica Amministrazione che come ben sai è piena di fannulloni e ha bisogno di essere riformata.
4) la riforma della Pubblica Amministrazione abbisogna di un Piano Industriale che parte dallo studio degli sprechi economici, es. il consumo di energia elettrica.
5) il Piano Industriale indicato sopra è allo studio del Ministro Brunetta, quindi bisogna aspettarne l'approvazione che dovrà essere sottoposta anche a quei fannulloni della casta del Sindacato.
6) quindi Bondi deve aspettare Brunetta.
Per il resto: donne, paesaggio, sport, disabili, ecc... ma sei proprio rimasta Comunista!

Siccome le linee programmatiche sono state enunciate appena capirai bene che nulla è deciso e tutto quindi è una tua 'percezione' pergiunta distorta dai soliti giornalisti.

Dovresti essere contenta che non pagherai più l'ICI, perchè così potrai sostenere finalmente i costi per lo sport del figlio e i tuoi, il teatro e quantaltro desideri per la tua Cultura.

Ma di cosa parli?

Ma di cosa parli?