giovedì 10 luglio 2008

Pubblico impiego, solidarietà ai lavoratori che nonostante tutto... fanno funzionare quel pachiderma strozzato dagli appetiti malsani del potere

Solidarietà ai lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego contro il decreto del governo.

Il Ministro Brunetta senza confronto alcuno ha approvato il decreto, già in vigore, e all’esame in questi giorni della Camera dei deputati.
Sono ridotti gli stanziamenti previsti per il rinnovo del contratto di lavoro, limitandoli all’inflazione programmata, fissata all’1,5 per cento mentre l’inflazione reale viaggia al 3,8 per cento.
Riduce i fondi per la contrattazione integrativa; non prevede per tutto il Pubblico impiego gli incentivi fiscali per il lavoro straordinario e modifica la normativa del part-time.
Infine riduce il trattamento economico per le malattie e limita l’assunzione di personale e le stabilizzazioni dei lavoratori precari.
Con la scusa della lotta ai fannulloni si interviene alla maniera dei faciloni… si attacca in modo indiscriminato tutto il settore del pubblico impiego.
Troppo comodo fare finta!, lo sanno anche i bambini, un amministrazione pubblica che funzioni limita l’espansione del mercato privato… sono gli appetiti del profitto e del potere che strozzano il pubblico.
Poi ed è altrettanto vero che ogni cittadino si scontra e paga questa cancrena che da sempre affligge tutto il sistema italia, è urgente addivenire ad una riforma seria ed al passo con il resto dei paesi europei. La riforma della pubblica amministrazione è una questione troppo seria e complessa per essere affrontata partendo dalla coda.

2 commenti:

bruno la mela ha detto...

Avevo già inserito nel blog una nota in merito alla 'riforma della P.A.' attraverso un 'Piano Industriale', nota negativa in merito.
Credo che la P.A. e il 'pubblico' in generale sia una risorsa da valorizzare e non sminuire, questo attraverso una maggiore cura verso i dipendenti con 'formazione e aggiornamenti' da renderli ogni giorno più funzionali per il buon andamento.
Altra nota che denota la miseria di questo Governo e la quasi obbligatorietà per i Comuni immettere sul mercato i 'beni' non utilizzati, sempre sulla vecchia base di modello : vendiamo le spiagge.
Mi addentro male nell'argomento perchè tocca troppo da vicino i cittadini e mi rende irascibile, devo dirlo.
Ci provo: per Berlusconi alla base di tutto c'è il concetto 'più privato, meno pubblico', questo è dimostrato ulteriormente dal fatto che la nuova 'cima' Brunetta parla di Datore di Lavoro per la P.A., come se le figure dei Dirigenti non avessero già la responsabilità del personale in dotazione.
E' il controllo 'politico' degli atti, e del personale che interessa, non il buon funzionamento dato anche dalla professionalità del personale.
Ma si vuole mostrare il 'ringhio' pensando di dimostrare capacità, invece di mettersi a un tavolo e ragionare per prendere decisioni con il 'settore', non ci si preoccupa di riformare il coordinamento tra enti e la semplificazione, oltre a una maggiore cura dei luoghi atrraverso fondi, no! si deve colpire il 'lavoratore dipendente' che in quanto tale è sinonimo di vagabondaggine, per loro.

bruno la mela ha detto...

Scusate, se ritorno sull'argomento,
la cosa più grottesca è che i tanti ai dipendenti pubblici che hanno dato il voto a Berlusconi gli ronzeranno nelle orecchie le parole dei loro 'leader':
- vagabondo, nullafacente, assenteista, mangia a tradimento, incapace, ecc...

I 'parlamentari del centro-destra' sono anche loro dipendenti della Pubblica Amministrazione, non dimentichiamocelo...e che risultati...