giovedì 31 luglio 2008

Considerazioni sulle prossime 'amministrative' regionali


Sono di questi giorni le iniziali considerazioni in merito ai candidati per le elezioni amministrative interessanti il ‘cuore’ della Toscana: Comune di Firenze, Provincia di Firenze e Regione; è un po’ come la partenza del Palio di Siena, i cavalli devono essere pronti e ordinati.

Un’attenzione ‘particolare’, vista la discussione sull’area metropolitana già indicata con le prospettive nate a seguito del Convegno ‘Quale governo per l’Area Firenze-Prato-Pistoia?’ tenutosi a Firenze l’8 febbraio 2008, dovrebbe essere rivolta al tema per avere un seguito reale.

Per la candidatura al Sindaco di Firenze credo sia l’occasione per il PD di poter mettere in pratica quella tanto auspicata indicazione nazionale per la parità di 50% uomini e 50% donne, quindi scegliere una donna per un cambio generazionale politico; Daniela Lastri è una candidata ben vista a Firenze e andrebbe valorizzata oltre i ‘giochi’ politici di mediazione tra origini DS o Margherita, mentre i signori in corsa sarebbero Serra e Pistelli (entrambe sicuramente validi) con un handicap di partenza a mio avviso: l’uno rappresenta l’esperienza per la ‘sicurezza’ e per questo poco distensivo d’impatto, l’altro rappresenterebbe un buon aggancio con l’UDC locale, e ciò vale veramente per una politica 'riformista'?
Il PD ha bisogno di uno slancio e Firenze è un occasione di segnale e prova per il Paese, quindi candidati maschi fatevi da parte, indicate una donna.

Più impegnativa è la candidatura per il Presidente della Regione e attualmente le indicazioni sarebbero per due ottimi Assessori quali Rossi (sanità) e Conti (del territorio, paesaggio e infrastrutture). Fra i due considero Riccardo Conti come il più adatto e completo alla carica di Presidente per la sua politica ‘riformista’ e per la conoscenza del territorio regionale nei suoi vari aspetti ed esigenze; suoi sono risultati importanti quali il PIT (piano di indirizzo urbanistico-territoriale regionale con valenza di piano paesaggistico) inteso come agenda del PRS (programma regionale di sviluppo) la cui messa in opera tiene in considerazione anche i vari programmi e piani settoriali (quali la piattaforma logistico costiera, l’energetico e dell’aria con le politiche rivolte con attenzioni verso l’energia rinnovabile, delle aree protette, ambientale, dello sviluppo agricolo, delle politiche del mare, infrastrutturali, ecc…) quindi completo; ancora del Conti sono i risultati per l’attuazione delle esigenze infrastrutturali della Regione (prossimi a partire in quanto approvati) quali la TAV, il ‘corridoio tirrenico’ (quale asse infrastrutturale di completamento alla rete autostradale, portante 'europeo' alla piattaforma logistico costiera) nonchè la Grosseto-Fano, e ancora suoi sono i risultati per il trasporto pubblico ferroviario quali il ‘Memorario’ per un utilizzo più coerente del trasporto su ruote, ecc…
Sarebbe il candidato democratico 'riformista' del territorio (del quale è conoscitore nei suoi vari aspetti) che crede e si è sempre battuto e impegnato per il 'fare sistema' tra le realtà locali, per la Toscana; io ci credo in Riccardo Conti e in tanti lo vorremmo Presidente della Regione.

Ma al di fuori delle mie opinioni personali in merito ai nomi, credo che sia importante il superamento delle logiche di spartizione ex DS e ex Margherita perché vorrebbe dire che la tanto auspicata ‘nuova forza politica’ non esiste; siamo il PD e non ex… più ex… e questo dovrebbe essere il filo da seguire.

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